Il concetto di "dieta mediterranea, da un punto di vista strettamente nutrizionale, è definito dalle abitudini alimentari delle popolazioni che abitano i paesi mediterranei e consiste in un regime alimentare caratterizzato da un elevato consumo di Prodotti vegetali e consumi medi e bassi di pesce, carne, prodotti lattiero-caseari, zuccheri semplici e vino durante i pasti. Questo modello dietetico, secondo tutti gli studi è associato a minore incidenza e bassi tassi di mortalità da malattie cardiovascolari e tumori. Inoltre, la dieta mediterranea ha dimostrato avere anche un basso impatto ambientale in termini di utilizzo del suolo, di fabbisogno energetico, di consumo idrico e delle emissioni di gas a effetto serra. Grazie al rispetto per la biodiversità, alle caratteristiche geofisiche naturali e alle tradizioni gastronomiche del territorio, la Dieta Mediterranea è stata insignita nel 2010 del riconoscimento “patrimonio immateriale dell'umanità” dell'UNESCO.
Nonostante i benefici riconosciuti per la salute e per l'ambiente, le abitudini alimentari delle popolazioni "mediterranee" stanno gradualmente cambiando a causa di un crescente consumo di prodotti animali con riduzione dell'uso dei prodotti vegetali, con conseguente maggior assunzione di grassi saturi e proteine animali in luogo di proteine vegetali. Questi cambiamenti in negativo sono ulteriormente associati all'assunzione di maggiori quantità di sale e di zuccheri (soprattutto sotto forma di bevande zuccherate), nonché con un aumento del consumo di bevande alcoliche e uno stile di vita progressivamente più sedentario. Questa tendenza negativa richiede un forte impegno da parte dei nutrizionisti, delle istituzioni sanitarie e dell'industria alimentare per una rivitalizzazione della dieta mediterranea.Il Seminario Internazionale organizzato da Ancel Keys in collaborazione tra gli altri con SINU, l’ Istituto di Scienza della nutrizione,il Parco del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, l’ Università di Napoli "Federico II", l’ Università di Salerno, vuole fornire un contributo a questo importante obiettivo dando inizio ad un'azione didattica di alto livello per giovani ricercatori, professionisti della salute e i operatori del cibo che siano in grado intraprendere azioni e sviluppare iniziative sinergiche per la rivitalizzazione e la diffusione della dieta mediterranea in tutto il mondo.
