L'anno scorso, durane il convegno "Ecoincentriamoci", ho avuto modo di conoscere moltissime persone esperte in materia. E solo grazie a loro sono riuscita a percorrere la strada giusta del mio lavoro per la tesi di laurea, improntata sulla riqualificazione sostenibile degli edifici. Molti miei compagni di corso hanno optato per una tesi che si trattava nuove costruzioni; io invece ho scelto una riqualificazione di ciò che già abbiamo, per evitare una continua costruzione di edifici che, qualche volta, vanno a deturpare il paesaggio che ci circonda.
In Italia ci sono moltissimi centri storici minori che risultano quasi completamente abbandonati. I giovani non li vivono e anche chi vuole visitarli non ha una motivazione, perché non trova niente di "vivo" al loro interno.
Io ho scelto il centro storico minore di Colonnella in provincia di Teramo. E grazie ai consigli degli esperti che sono intervenuti al convegno di Viterbo, sono riuscita a delimitare la strada improntata sullo studio dell'ambiente, dove appunto sorge il centro storico di Colonnella. Quindi ho studiato la natura che qualche volta si rivela ostica, con terremoti e alluvioni. Io faccio parte dei 350 mila senza tetto, perché sono terremotata e ho perso la mia casa a L'Aquila. Per altri aspetti la stessa natura si rivela buona. Ci sono dati su tutto ciò che riguardava il sole, il vento, il terreno, proprio per trarne dei benefici.
Io ringrazio sentitamente la redazione di Eco-news perché mi ha consentito di affrontare questo tema in modo molto naturale. Alcune volte noi studenti non ci sentiamo sostenuti nelle scelte che facciamo. Io invece ho avuto la fortuna, in questo anno, di essere supportata sia dal direttore Simonetta Badini sia da tutta la redazione e dal mio professore Luigi De Bernardinis.
Quindi sono riuscita a creare un lavoro completo, sotto tutti i punti di vista. Una cosa che mi piacerebbe tanto fare è organizzare il terzo convegno "Ecoincentriamoci" a L'Aquila.
Una cosa fondamentale è rendere tutti partecipi della sostenibilità. Molte persone, non "addette ai lavori", non sanno come orientarsi quando si parla di sostenibilità e di riqualificazione dei propri edifici, carenti dal punto di vista ambientale.
Sta a noi "addetti ai lavori", aiutarli nelle loro scelte. A L'Aquila si sta operando per la ricostruzione e questo sarebbe il caso di affrontare questa ricostruzione anche in termini di sostenibilità. Dobbiamo ricostruire una città da capo. E quando s'interviene in questi casi, in qualche modo si deve tener conto dell'ambiente. E nella sfortuna, noi ci troviamo ad affrontare questo problema. Spero di rivedervi tutti l'anno prossimo a L'Aquila.