Sì perché, volendo ripetere il titolo, l'argomento di questo numero fornisce spunto per costatare come l'Italia negli ultimi tempi, sia stata schiacciata da eventi estremi e incidenti storici come la nave Costa Concordia, che si sono aggiunti ai problemi quotidiani mettendo ancora una volta l'ambiente sotto scacco. E questo per voler vedere il bicchiere mezzo vuoto. Guardando all'Italia con più ottimismo, invece, si può dire che qualcosa si muove nella direzione della legalità e delle buone pratiche. Dal Governo arrivano, infatti, segnali sul fronte dell'importanza dello sviluppo sostenibile mentre i comuni e i consorzi delle varie eco-filiere sono sempre più impegnati nelle performance verdi, come raccolta differenziata e rinnovabili, ma anche edilizia sostenibile e quindi più efficiente a livello energetico. Punto di partenza quasi scontato non può che essere il naufragio della nave Costa Concordia sulle coste dell'isola del Giglio, nell'Arcipelago Toscano, la sera del 13 gennaio scorso. Un drammatico evento, con un grave bilancio di vittime umane e uno strascico per mesi di impatto sull'ambiente. Il primo choc è quello visivo: a starci vicini si percepisce la 'maestosità', concedetemi questa licenza, dell'evento eccezionale e storico. Ma i conti più salati sono quelli che riguardano i rifiuti. Secondo l'elenco fornito dalla stessa compagnia di navigazione, che vale la pena di ricordare, a bordo c'erano 1.351 metri cubi di acque grigie e nere 3.504 metri cubi di acqua di mare nelle casse zavorra circa 41 metri cubi di oli lubrificanti 10 bombole per un totale di 400 litri di ossigeno 7 bombole per un totale di 280 alt di acetilene 128 bombole per un totale di 5.120 litri azoto 104 bombole per un totale di 3.929 litri di anidride carbonica 600 kg di grassi per apparati meccanici 354 kg di smalti densi 855 litri di smalto liquido 293 litri di pittura 50 litri di insetticida liquido e 1,8 chili di insetticida gel 123 litri di induritore 45 kg di mastice 10 kg di impregnante 1 tn di ipoclorito di sodio una stima di 2.040 metri cubi di fuel una stima di 203 metri cubi di gasolio. Dalla nave alla neve. Italia in ginocchio per 12 giorni causa nevicate estreme. Anche Roma, dopo circa 27 anni, si è ritrovata imbiancata con tutto quello che ne è seguito. In quei giorni si è scoperto che nella nostra Penisola esiste ancora un "mondo antico" fatto di frazioni rimaste isolate senza luce né cibo, accanto a quello super-tecnologico. La preoccupazione maggiore quella per la sicurezza energetica: l'allarme gas poi rientrato ha sollevato ancora una volta il tema degli approvvigionamenti.Quindi i rifiuti. Dieci anni di indagini e più di 13 milioni di tonnellate di rifiuti sequestrati. L'emergenza in Italia non rallenta il suo ritmo. I nuovissimi dati di Legambiente sulla Rifiuti Spa, che raccontano un decennio di lotta ai traffici illeciti parlano, a partire dal 2002, di 191 indagini e 1.199 mentre le ordinanze di custodia, emesse da 85 procure in tutta Italia. In 89 indagini su 191, le forze dell'ordine hanno sequestrato più di 13 milioni e 100 mila tonnellate. Il giro d'affari è di 43 miliardi di euro gestito anche da 39 clan mafiosi. Se le modalità dei traffici sono rimaste simili, con la falsificazione delle bolle di accompagnamento come strumento principe, a cambiare sono state le rotte: non più solo nord-sud ma anche sud-nord, o nord-est, fino ad arrivare all'estero: 22 i paesi coinvolti in tre continenti, con l'Africa che sta lasciando il posto all'Asia come destinazione 'preferita'. Un universo accanto al quale ce n'è un altro attivo nella legalità, quello del riciclo e della raccolta differenziata. Per esempio, quella degli imballaggi in plastica è arrivata a 660.000 tonnellate, crescendo del 7% nel 2011. Il riciclo effettivo è giunto oltre le 390.000 tonnellate, segnando un più 11%. E il rapporto tra la raccolta e il riciclo ha fatto registrare un aumento del 5% (da 57% a 62% nel 2011). Ma a livello più generale ecco i dati relativi alla raccolta differenziata 2010: Nord ovest (43,75%) seguito dal Nord est (37,93%). Al Centro la raccolta è pari al 25% contro il 19% registrato al Sud e il 13% delle Isole. Valori più alti al Nord per la raccolta differenziata si registrano nel Trentino Alto-Adige, (circa il 55%), in Piemonte (quasi il 49%) Veneto (47%) e Friuli Venezia Giulia (46%). Al centro prevalgono Toscana (36%) e Marche (33%) al Sud la Campania (20%) e la Basilicata (19%). Per le Isole una sorpresa è rappresentata dalla Sardegna (quasi il 54%) contro l'11% registrato in Sicilia. E per avere sempre i dati aggiornati e tempestivi e conoscere la qualità dei servizi di gestione è nato un nuovo Osservatorio degli Enti locali sui sistemi di raccolta differenziata all'interno dell'accordo tra Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) e Consorzio nazionale imballaggi (Conai). Infine, attuare le norme Ue sui rifiuti consentirebbe ai cittadini europei di risparmiare 72 miliardi di euro l'anno: stop allora ai traffici illeciti e all'uso delle discariche. È questo il messaggio di un recente studio della Commissione Ue.