Una start up per superare la crisi economica: Luca Silvestri, ingegnere civile trentino, fino a due anni fa lavorava nell'edilizia. Di fronte a una crisi che non accennava a finire, nel 2012, invece di piangersi addosso ha deciso di dare una svolta alla propria vita: “Era il momento di fare qualcosa di diverso. I momenti di crisi, infatti, possono essere anche delle opportunità se si usa il maggior tempo a disposizione in modo intelligente”.
Il suo, Silvestri l'ha utilizzato per fondare una start up: Ecogriddy. La società, nata nel 2013 e oggi incubata all'interno di Progetto Manifattura, a Trento, punta a rendere più efficiente la produzione di energia pulita. Il target sono sia famiglie che imprese: “Vogliamo applicare un modello di smart grid a impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile, per ottimizzare il processo produttivo, ridurre la dispersione della rete, eliminare i punti di inefficienza”.
Le mini-reti intelligenti a cui sta lavorando il team di Ecogriddy – si prevede di installare alcuni prototipi entro la fine dell'anno – sono composte da centraline di controllo governate da un software, che permette di ricevere e immagazzinare dati in modalità cloud. La tecnologia si adatta bene al fotovoltaico, ma anche ad altre fonti energetiche verdi, dal geotermico all'eolico.
Oltre alle tecnologie, un altro importante valore aggiunto dell'azienda è l'approccio: “Abbiamo costruito un network di competenze diverse, con l'obiettivo di proporci sul mercato tutti insieme”, continua Silvestri, ceo dell'azienda. In questo, Ecogriddy è stata aiutata anche dalla particolare atmosfera che si respira in Trentino: “Qui è stato creato un sistema di innovazione distribuito sul territorio, in cui è possibile proporre servizi nuovi in ottica multidisciplinare. Ad aver fatto la differenza è proprio l'ecosistema in cui siamo nati, un ambiente fertile per le start up grazie al suo approccio aperto e curioso”.