L’agricoltura biologica è un settore in continua crescita che combina le migliori pratiche ambientali, un elevato livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali e standard di produzione elevati basati su sostanze e processi naturali. Anche in Italia i dati sono entusiasmanti: secondo gli ultimi dati di Bioreport 2013 siamo tra i primi dieci Paesi al mondo per estensione di superficie impiegata a biologico (1.167.362 ettari: più 6,4% rispetto al 2011), numero di aziende (40.146) e per la più alta incidenza di superficie agricola bio su quella totale (oltre il 9%).
Il 25 marzo la Commissione europea ha varato la proposta di riforma per il biologico in Europa. Questo è avvenuto dopo un lungo processo di consultazione con esperti in materia di produzione biologica avviato nel 2012 e, nel 2013, una consultazione pubblica che ha contato 45 000 risposte (provenienti soprattutto dai consumatori) e che ha rilevato le preoccupazioni del pubblico relative alle questioni ambientali e di qualità evidenziando una chiara richiesta di rafforzare e rendere più uniformi le norme in materia di produzione biologica nell’Unione.
La proposta si concentra su tre obiettivi principali: mantenere la fiducia dei consumatori, mantenere la fiducia dei produttori e facilitare il passaggio degli agricoltori alla produzione biologica. In particolare, la Commissione propone di: rafforzare e armonizzare le norme, sia all’interno dell’Unione europea che con riguardo ai prodotti importati, sopprimendo molte delle attuali eccezioni in materia di produzione e controlli; rafforzare i controlli basandoli sul rischio; facilitare il passaggio dei piccoli agricoltori all’agricoltura biologica attraverso la possibilità di aderire a un sistema di certificazione di gruppo; tener maggiormente conto della dimensione internazionale degli scambi di prodotti biologici inserendo nuove disposizioni in materia di esportazioni; e, infine, semplificare la legislazione per ridurre i costi amministrativi a carico degli agricoltori e migliorare la trasparenza.
Per aiutare agricoltori, produttori e dettaglianti ad adeguarsi alla proposta di riforma, la Commissione ha anche approvato un piano d’azione che prevede una migliore informazione sulle iniziative in materia di sviluppo rurale e di politica agricola dell’UE a favore dell’agricoltura biologica, un rafforzamento dei legami tra i progetti di ricerca e innovazione dell’UE e la produzione biologica nonché incentivi all’uso di alimenti biologici, ad esempio nelle scuole.