Con l'ambiente si guadagna. Visite guidate nei parchi, turismo natura e turismo scolastico, educazione ambientale nelle scuole, collaborazione con tour operator per vacanze ecologiche. La figura della guida ambientale escursionistica è sempre più apprezzata: “Aggiungiamo ad una passeggiata, a una visita o a un'esperienza sportiva le emozioni. Raccontiamo le caratteristiche di piante e animali, le specificità geologiche del luogo, le tradizioni. In poche parole, permettiamo alle persone di vivere a pieno il territorio. In questo senso siamo guide culturali: il nostro scopo non è far fare alle persone centinaia di metri di dislivello a piedi, ma trasmettere loro le emozioni e le atmosfere di un territorio”, spiega Filippo Camerlenghi, vicepresidente dell'associazione italiana delle guide ambientali escursionistiche.
A questa attività principale, poi se ne aggiungono altre, come le lezioni nelle scuole o le consulenze a operatori turistici. Oggi in Italia le guide ambientali sono circa 6.000, concentrate soprattutto in Toscana, Emilia Romagna, Sicilia e Sardegna. Ma tutte le aree della penisola hanno le loro bellezze da scoprire, e offrono quindi possibilità lavorative alle guide: “Spesso – osserva Camerlenghi - ci si specializza in base alla zona di attività. All'isola d'Elba, per esempio, una guida può offrire attività di snorkeling guidato. In montagna invece si può far visita a un pastore e seguirlo mentre prepara il formaggio”.
Una guida ambientale accompagna gruppi in vacanze natura all'estero – molto richieste mete come il Nord Europa, il Nord Africa, gli Stati Uniti – oppure lavora anche con gli stranieri che arrivano nel nostro Paese e vogliono accompagnare alla visita ai monumenti esperienze a contatto con la natura.
Con la liberalizzazione delle professioni, per diventare guida ambientale non è più obbligatorio fare corsi specifici: “Una laurea in materie scientifiche - sottolinea Camerlenghi - aiuta molto. Inoltre, la nostra associazione sta lavorando per dare alle aspiranti guide un'offerta formativa di qualità”.
Per informazioni è possibile contattare le sezioni regionali dell'associazione, all'indirizzo [nomeregione]@aigae.org