Nell’Essex in Inghilterra, un centro per bambini, l'Apricot Centre, è l’unico progetto che usa l'orticoltura biologica e gli animali per curare, ispirare ed educare bambini. Tanto è stato il successo negli ultimi dieci anni, che il progetto sta per espandersi anche a Devon, dove nascerà un centro biodinamico dieci volte più grande tra Totnes e Dartington. Tra le priorità vi sarà quella di trasformare terreni dove sono stati coltivati mais e cereali usando i fertilizzanti, in terreni con coltivazioni biologiche e permacolturali che rispettino metodi agro-ecologici.
“Quando i bambini hanno l'opportunità di entrare in contatto con la natura e di coltivare prodotti sani in una fattoria, in un giardino scolastico o in un orto urbano, allora a lungo termine saranno portati a seguire una dieta più sana e a crescere con un senso di benessere che formerà le basi per il rispetto della natura e dei luoghi.” Queste le parole di Marina O’Connel dell’Apricot Centre, che ha cominciato questo lavoro con i bambini quando negli anni ‘80 ha aperto la fattoria scolastica di Dartington Hall. Laureata in orticoltura, la fondatrice del centro ha realizzato uno spazio di 16.000m2 dove sono coltivati alberi da frutta e al cui interno 500 m2 sono dedicati alla coltivazione di verdure. Non manca poi lo spazio per il centro educativo e la cucina che permette ai bambini di cucinare, mangiare e preparare conserve.
Il marito Mark, psicoterapeuta e co-gestore del centro, porta avanti progetti con le famiglie in difficoltà relazionali con i propri figli.
Il nuovo centro che si apre oggi nel Sud dei Devon si chiama Week Farm, ed è una fattoria dove crescono alberi da frutta, sono coltivati orti, ci sono galline e mucche. I bambini così potranno assistere allo schiudersi delle uova e alla mungitura di latte e vedranno la trasformazione dei terreni contaminati in coltivazioni biologiche.
In questi dieci anni di attività l’Apricot Centre ha collaborato con più di 20 scuole e con bambini di diverse estrazioni sociali, alcuni dei quali provenienti da aree molto povere dell’Essex. Partecipare a un progetto come questo vuole dire per molti bambini disagiati anche entrare in contatto con la natura, seguire una dieta alimentare sana e imparare divertendosi.
