Dove gli altri vedono un rifiuto, Alessandro Dimauro, ingegnere dei materiali e fondatore della start up AleDima, scorge un nuovo materiale, che apre mille possibilità creative.
“Il progetto è nato un anno fa dopo quattro anni di esperienza in uno studio di design olandese. Oggi l'azienda è incubata nell'hub trentino della green economy Progetto Manifattura”, racconta Dimauro, che è partito esplorando le potenzialità degli striscioni pubblicitari. Che fare con questi teli plastificati, resistenti, usati solo il tempo di un evento e poi destinati alla discarica? Così sono nate la linea delle borse Recycle e quella dei divanetti Barbapapà Recycle, tutti realizzati con gli striscioni. “In questo modo, anche il marketing ha una seconda vita”. Sulla stessa linea, il marchio di sedute REDO Upcycling, creato in collaborazione con la cooperativa sociale ALPI: “La cooperativa ha un appalto per lo smaltimento di ausili sanitari ospedalieri, come letti e carrozzine. Insieme, abbiamo pensato a un modo per recuperare tutti i materiali per dar vita a prodotti nuovi. Così sono nate le poltroncine adatte come sedute operative, oppure per l'arredo di sale d'attesa e luoghi pubblici: la struttura è realizzata con il metallo recuperato, l'imbottitura con la gomma piuma, i rivestimenti con gli striscioni pubblicitari”. Ma Alessandro pensa in grande, e in collaborazione con un gruppo di cooperative e creativi sta cercando di sensibilizzare le pubbliche amministrazioni, per rendere più facile l'uso di oggetti di recupero: “L'obiettivo è creare delle pre-isole ecologiche, dove conferire oggetti riutilizzabili, e costituire una rete di designer e produttori che utilizzeranno quei materiali. Non è impossibile: in Francia e Olanda questo sistema c'è già”.