Regalare una seconda vita agli oggetti che non si usano più donandoli a chi può riutilizzarli o rigenerarli. Questo è l’obiettivo che si prefiggono un serie di gruppi social nati su Facebook e dal nome emblematico: “Te lo regalo se vieni a prendertelo”.
Tutti caratterizzati dalla pertinenza locale (regionale o cittadina), questi gruppi si sono presto diffusi per contribuire ad uno sviluppo sostenibile (ambientale, sociale ed economico) grazie a un gesto concreto dalla valenza simbolica e sociale: fare un regalo con un risvolto ecosostenibile immediato evitando che finisca in discarica un oggetto che può essere ancora utile. Dal primo gruppo nato nel Canton Ticino in Svizzera, l’iniziativa si è man mano diffusa in tutta la penisola italiana. Una rete sociale 2.0 di persone che, ogni giorno, offrono qualcosa che può essere ancora utile e che vogliono donare agli altri utenti, anche se perfetti sconosciuti, i quali hanno come unico onere il ritiro del dono. In queste piccole comunità 2.0 si scambia davvero di tutto. Un lungo elenco riguarda i prodotti per bambini, abiti, libri, televisori, macchine a gas, insomma tutto quello che potremmo avere in casa e di cui, per le più svariate ragioni, dobbiamo disfarci.
Chi vuol mettere un annuncio carica una foto, inserisce una descrizione di un paio di righe e indica luogo, giorni ed orari di ritiro. Chi è interessato al bene si “prenota” inserendo un commento. Lo scambio deve essere assolutamente gratuito, pena la cancellazione dal gruppo. Ogni giorno decine di oggetti vengono messi in circolazione e trovano un nuovo proprietario nel giro di poche ore. E’ possibile donare anche beni non funzionanti, purché tale circostanza venga specificata: accade spesso, infatti, che persone cerchino vecchi apparecchi (specie quelli elettronici) da utilizzare per recuperare pezzi di ricambio. Oltre che pubblicare annunci per beni da regalare è poi possibile pubblicare richieste di ciò che si cerca. Lo spirito della condivisione fa sì inoltre che spesso, quando si riceve un bene in dono, una volta che esso non serve più, venga rimesso in circolo perché altri ne possano usufruire, donando a voi spazio, liberandovi dal pensiero di ciò che non vi serve più e che invece può essere utile ad altre persone.