Forse più che le regole sempre più stringenti contro l’inquinamento dei cieli, sta facendo il prezzo dei combustibili. Fatto sta che cominciano a decollare i modelli di aerei che cercano di sperimentare nuove formule di alimentazione, dalle energie alternative all’ elettrico. Il più noto è certamente. l'aereo svizzero Solar Impulse 2, messo a punto per compiere nel 2015 il primo giro del mondo ad energia esclusivamente solare, ma c’è chi, come l’ Airbus, sta premendo l’acceleratore sul motore elettrico per arrivare a produrre un aereo commerciale da 90 posti a corto raggio che possa rivoluzionare i sistemi di trasporto aereo attualmente molto inquinanti. Il primo passo di questo percorso è l’E-FAN, un prototipo di aereo bimotore biposto a propulsione elettrica che è stato presentato dall’Airbus a Bordeaux. Si tratta di un aereo di 500kg con un'apertura alare di poco meno di 10 metri e la capacità di volare per un massimo di un'ora con zero emissioni e ad un minimo inquinamento acustico (poco più del rumore di un rasoio elettrico). Per compensare il peso delle batterie, E-FAN è realizzato interamente in fibra di carbonio. L’aereo è dotato di batterie da 250 V che sono posizionate sulle ali e da due motori elettrici da 30kW. I prossimi passi saranno quelli di produrre un aereo ancora più leggero, l’E-FAN 2, un due posti con un’autonomia di 2 ore più un’ora e mezza aggiuntiva utilizzando 16 litri di carburante. Questo aereo dovrebbe essere pronto per il 2017 ed entrare poi in produzione per essere venduto, con una produzione di 80 pezzi l’anno, alle scuole di pilotaggio. Seguirà una versione a quattro posti ed infine, se in questo percorso non vi saranno intoppi, si arriverà alla produzione su scala industriale di un vero e proprio aereo commerciale elettrico. Se questa sfida sarà vinta, gli aerei dei futuro non dovranno più temere i target severi posti dall’Ue all’industria aerea. Dal 2050, infatti, gli aerei dovranno produrre il 75% delle emissioni di CO2 e il 65% di rumore in meno rispetto al 2000.