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Contro la movida molesta, parte da Roma la campagna taglia-decibel
Lanciata Spegni il rumore accendi il divertimento che mette sotto osservazione il rumore fuori regola
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17/06/2014

Una campagna “taglia-decibel” per proteggere dal male da rumore quel 45% di italiani che ogni giorno sono sottoposti a livelli insostenibili di inquinamento acustico, un inquinamento che trova il suo picco proprio in estate quando feste, eventi, concerti all’aperto rendono insonni le notti nazionali. “Spegni il rumore accendi il divertimento”, questo il nome della campagna, realizzata da Legambiente Lazio con il contributo della Fondazione Sorgente Group e con media partner Radio Colonna che vuole mettere al bando il rumore, quello esagerato, fuori regola e controllo che va a colpire e rovinare la stessa natura del divertimento.

Si tratta di un'iniziativa sociale, patrocinata dal primo Municipio, che punta a sensibilizzare cittadini e istituzioni sull'inquinamento acustico attraverso attività di monitoraggio del rumore (volontari di Legambiente dal 27 giugno al 20 luglio con un laboratorio mobile monitoreranno i quartieri più fracassoni di Roma), iniziative di comunicazione partecipativa, Crowdsourcing, informazione ed anche consulenze legali. “Questa campagna che prende l’avvio da Roma, una città che troppo spesso è sottoposta a livelli insostenibili di rumore – ha detto Claudio Strinati, direttore scientifico della Fondazione Sorgente Group – è perfettamente replicabile in altre realtà urbane, piccole e grandi. L’inquinamento acustico è troppo spesso sottovalutato e i suoi effetti sulla salute e sulla serenità psicofisica delle persone vengono frequentemente ignorati”.

Secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nell'Unione Europea nove cittadini su dieci sono esposti a rumori superiori ai 65 decibel (dB), un livello questo che disturba il sonno e il riposo. In Italia, il 45% degli abitanti deve sopportare quotidianamente un livello di inquinamento acustico compreso tra i 70 e i 75 decibel, che mette a rischio l'udito, l'apparato cardio-circolatorio e aumenta il rischio di infarto. Recenti studi confermano inoltre i danni causati dall'inquinamento acustico al sistema immunitario e ormonale Proprio nel Lazio secondo i dati dell’ISTAT, ben il 47% delle famiglie interpellate dichiara la presenza di problemi relativi al rumore nella zona in cui abita.

L’obiettivo della campagna è quella di realizzare una community multimediale grazie al lancio di un sito internet, vero e proprio punto di riferimento per la campagna stessa: spegniilrumore.radiocolonna.it.

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