Vi siete mai trovati, nel fare la spesa, davanti a scaffali con confezioni eccessive per i vostri bisogni? E, differenziando i rifiuti, vi siete mai chiesti se ci fosse un’alternativa a quei cumuli di buste di alluminio, cartone e plastica? Senza presunzione, la risposta non può che essere affermativa. Per evitare tutto ciò, basta poter acquistare i prodotti sfusi! Non si tratta di un ritorno al passato, quando (un po’ per volta, senza esagerare nè sprecare) il vino veniva acquistato dal contadino! Una volta questo modo di comprare era dettato dalla scarsità di finanze, oggi lo si fa per l’ambiente ed è la ricetta per vincere la guerra all’immondizia e non finire travolti dalle 31 milioni di tonnellate di spazzatura che ogni anno l’Italia produce, di cui ben 12 sono solo da imballaggi! Nel nostro Paese, molti esperimenti di "negozi a imballaggio zero" sono stati avviati negli ultimi anni: Negozio Leggero, Effecorta, Pesonetto, Quanto Basta..., ma è di questi giorni la campagna di crowdfunding lanciata da due imprenditrici tedesche, Sara Wolf e Milena Glimbovsk, che vogliono creare a Berlino il primo supermercato che unisca le logiche della grande distribuzione con l’allure dei mercati rionali, il tutto all’insegna del rispetto dell’ambiente e della persona.
Original Unverpackt è il nome di questo progetto che mira a raccogliere 45mila euro necessari per le spese di apertura dello store (per far diventare questo sogno realtà, basta andare su: www.startnext.de/original-unverpackt). Sugli scaffali si può trovare di tutto, dall’alimentazione alla cura del corpo. 600 prodotti selezionati, biologici e addirittura vegani, acquistabili in quantità che non dipenderanno più dalle leggi del mercato, ma dal reale fabbisogno del cliente: tutto viene venduto alla spina, ossia senza l'utilizzo di imballaggi ingombranti e inquinanti e, cosa da non poco per le nostre tasche, nella quantità che si desidera. Qui per acquistare i prodotti bisogna portarsi i contenitori da casa e riutilizzarli, senza che nessun sacchetto o packaging finisca nel cestino. E i prezzi? Promettono le fondatrici "saranno del tutto simili a quelli della canonica distribuzione, così da convincere e abituare i clienti a questa nuova forma di shopping sostenibile". La data di apertura è prevista per l’estate 2014 e se state pensando a cosa riceverete in cambio ecco la risposta: buoni spesa riutilizzabili alla cassa del supermercato, borse di tela con il logo dell’iniziativa e libri di ricette oltre, naturalmente, a una "nota di merito" per l'al di là!