Dopo le auto anche le emissioni di CO2 dei veicoli leggeri - pulmini, van, camper - diminuiscono in Europa, ma ancora c’è molto da fare per camion e autobus, tanto che la Commissione europea ha lanciato una strategia per contenere queste emissioni. Proprio i veicoli leggeri, secondo una ricerca dell’Agenzia europea dell’ambiente, nel 2013 sono stati del 4% più efficienti dell’anno precedente e la nuova flotta di veicoli leggeri “in marcia” sulle strade europee ha centrato in anticipo il target di emissioni del 2017. Nel 2013 sono stati venduti 1,2 milioni di nuovi veicoli leggeri con emissioni medie pari 173,3 g di CO2 per chilometro (il target al 2017 è di 175 g). I livelli di emissioni di CO2 dei veicoli leggeri sono molto differenti tra gli stati europei. Sono più bassi nei veicoli venduti a Malta, in Portogallo e in Francia, mentre nei veicoli slovacchi, tedeschi e cechi si registrano emissioni più alte di un terzo. In questa classifica dell’Europa a 27, l’Italia è ottava.
Per quanto riguarda le nuove automobili, esse hanno centrato il target di emissioni di CO2 con due anni di anticipo. Anche le auto vendute nel 2013 sono state del 4% più efficienti di quelle dell’anno precedente. Punto dolente restano le emissioni di camion e autobus: i veicoli pesanti sono, infatti, responsabili di circa un quarto delle emissioni di CO2 prodotte dal trasporto su strada nell'Unione europea, del 5% delle emissioni totali di gas serra dell'UE. Le emissioni prodotte da questi mezzi sono aumentate del 36% tra il 1990 e il 2010 e sono superiori del 35% rispetto a quelle del 1990. Per cercare di arginarle, la Commissione europea ha elaborato una strategia che prevede azioni a breve come sistemi di controllo e comunicazione delle emissioni. Una volta avviate questa strategia a breve, la Commissione potrà considerare ulteriori misure per ridurre le emissioni di CO2. La più probabile è mettere limiti vincolanti per le emissioni medie di CO2 di veicoli pesanti di nuova immatricolazione, come si fa con i veicoli leggeri.