La buona educazione ambientale abita in Italia, almeno per quanto riguarda la raccolta differenziata del vetro. Nel 2013 infatti il tasso di riciclo del vetro ha raggiunto il 72,9% con un aumento dell’1,8% rispetto all’anno precedente. Una buona notizia è che continua a crescere anche al sud ove la raccolta è aumentata dell’8,3% rispetto all’ anno precedente Le regioni più virtuose sono sempre la Valle d’ Aosta con 50,4 chilogrammi per abitante l’ anno e il Veneto con 47,2. Riciclare il vetro significa fare bene all’ ambiente: grazie al riciclo nel 2013 si è evitato di usare oltre 3 milioni di tonnellate di materie prime vergini, si è risparmiata energia per un equivalente di 319 milioni di m3 di gas e si è evitato di immettere nell’atmosfera 2 milioni di tonnellate di anidride carbonica, pari a quelle prodotte con oltre 6 mila viaggi di un aereo che va da Milano a Roma. “L’aumento del tasso di riciclo del vetro al 72,9% – ha dichiarato Franco Grisan, Presidente di Co.Re.Ve, il Consorzio Nazionale recupero vetro – è un buon risultato alla luce del fatto che, nel 2013, i consumi interni di contenitori in vetro sono calati dell’1% circa. Se guardiamo all’Europa stiamo riciclando meglio di Francia, Spagna e Inghilterra sebbene si sia un po’ indietro rispetto a Germania e Austria”. Dalla raccolta del vetro, non è solo l’ambiente a guadagnarci, lo sono anche i Comuni che per la raccolta dedicata ai rifiuti d’ imballaggio in vetro hanno ricevuto da Co.Re.Ve oltre 46 milioni di euro e i cittadini che, grazie ad essa hanno risparmiato sui costi di smaltimento in discarica circa 150 milioni di euro. Nonostante l’aumento della raccolta differenziata, però, l’industria italiana del vetro deve fare ancora affidamento sulle importazioni di rottame (circa 119.000 tonnellate). Questo non solo per la quantità non sufficiente, ma anche per la scarsa qualità del rottame nazionale. Per questo Co.Re.Ve. ha avviato una campagna di comunicazioneper una raccolta differenziata attenta e precisa in modo che il rottame di vetro riciclato non provochi difetti sui nuovi contenitori per effetto di materiali impropri mescolati, come bicchieri di cristallo, piatti e tazzine.