Da settembre a giugno, tutte le mattine circa 11 milioni di studenti e genitori si muovono disordinatamente verso una medesima destinazione: la scuola. Gli spostamenti quotidiani fatti per motivi di studio hanno un impatto significativo sia sulla qualità della vita dei cittadini, sia sull’ambiente, soprattutto perché vengono troppo spesso compiuti in auto, nonostante circa l’86% delle famiglie abiti meno di un quarto d’ora a piedi dagli istituti scolastici.
L’Istat, che studia le abitudini degli italiani, ha fotografato questi spostamenti. Fra i bambini e i giovani che ogni mattina si muovono per raggiungere l’asilo, la scuola o l’università (da soli o accompagnati), il 27,8% si sposta abitualmente a piedi, mentre il 71,7% continua ad usare uno o più mezzi di trasporto. L’automobile è dunque ancora il mezzo principale per andare a scuola, accompagnati, o all’università. L’uso dell’automobile come passeggero perde però quota velocemente al crescere dell’età dei ragazzi: più di sei bambini sotto i 5 anni su dieci sono accompagnati abitualmente a scuola in macchina, la quota supera di poco il 48% per quelli della fascia di età 6-10 anni.
Per scoraggiare l’uso dell’auto, Legambiente ha deciso di promuovere, il 15 ottobre prossimo, un'iniziativa all'insegna della mobilità scolastica sostenibile: “Vado a scuola con gli amici - in bus, a piedi, in bici”. Un'occasione per istituti scolastici, amministrazioni, associazioni di genitori di ogni quartiere per inaugurare o per dare vita a nuovi progetti di pedibus e bicibus, veri e propri servizi autobus, su due piedi o due ruote, formati da un gruppo di bambini “passeggeri” e da adulti “autisti” e “controllori”. "Proprio dalla scuola - afferma Vanessa Pallucchi, presidente Legambiente Scuola e formazione - possiamo iniziare a parlare di come deve essere una mobilità urbana smart per tutti, che riduca le emissioni e aumenti vivibilità e sicurezza soprattutto per chi sceglie di spostarsi in maniera sostenibile”. Come emerso dall’ultimo dossier Ecosistema Scuola, sono ancora troppo poche le scuole che garantiscono servizi utili alla diffusione di una mobilità sostenibile. Meno di un edificio su cento (0,8%) si trova all’interno di aree pedonali, il 4,5% in zone ZTL e solo il 9% in zona 30. Ad oggi si attesta al 12,6% la percentuale nazionale di scuole con percorsi di piste ciclabili e a 6,9% quella di servizi di pedibus e bicibus attivi. Buoni esempi in fatto di mobilità scolastica sostenibile vengono dall’estero: il 41% dei bambini inglesi e il 40% di quelli tedeschi va ogni mattina a scuola a piedi.