Dietologo della Juventus dai tempi dell'Avvocato, ospite fisso di trasmissioni televisive, editorialista per La Stampa, il professor Giorgio Calabrese non necessita certo di altre presentazioni. Lo incontriamo alla serata organizzata da Assovetro per promuovere la cucina sottovetro, durante la quale spazia dalla dieta ai migliori materiali per la conservazione del cibo.
Negli ultimi tempi nascono diete di tutti i tipi, una per ogni stagione. Qual è il suo parere in merito?
La dieta non è una moda. In questi casi siamo di fronte solo ad un modo per cambiare vestito o colore delle scarpe. La dieta dev'essere la garanzia. Non a caso la dieta mediterranea è stata dichiarata patrimonio dell'umanità. Recentemente sono stato invitato all'Onu per trattare di questo argomento e sono stato avvicinato dagli ambasciatori di vari Paesi che chiedevano quali alimenti utilizzare per avvicinarsi al nostro tipo di alimentazione. Questo ne fa comprendere il valore.
Qual è il pericolo nello seguire queste diete?
Purtroppo spesso si punta solo sul perdere peso. Ma se questo accade in maniera squilibrata si possono sì perdere 10 chili, ma si rischia poi di riprenderne altrettanti e di non riuscire più a perderli.
Veniamo al legame tra vetro e nutrizione. Cosa unisce questi temi tra loro?
Nella vita di tutti i giorni abbiamo bisogno di avere degli ottimi nutrienti, ma se quest'ultimi sono conservati con materiali non salutari, perdono il loro apporto nutritivo. Il nostro cibo ha bisogno di essere ben conservato, specie in contenitori realizzati con materiali naturali come il carbonato di calcio, il sodio e il silicio. Tutte caratteristiche che il vetro possiede e che lo rendono un materiale ecologico, riciclabile e che garantisce a qualunque livello – se trattato correttamente - un allungamento della conservazione degli alimenti, su livelli del 30-40 per cento in più.
Allora perché il mercato punta su imballaggi composti da altre materie prime?
Si tratta di false leggende, come ad esempio che la plastica costi meno. Inoltre spesso, ma non sempre, nei prodotti realizzati con altri materiali si imballano alimenti di qualità inferiore. A livello di gusto e di percezione non c'è paragone.
Nel suo ultimo libro “Dimagrire con la dieta mediterranea” parla di un secondo cervello.
Sì, e si trova proprio nell'intestino. Ha la stessa importanza del cervello. Gestisce la nostra salute, la nostra serenità. E tutto ciò dipende dalla qualità del cibo che ingeriamo. Proviamo a pensare come si abbassa la qualità della vita quando assumiamo alimenti che provocano acidità o difficoltà digestive. L'intestino è un organo che ci coccola.
Ecco allora 5 alimenti che non devono mai mancare.
Frutta, verdura, cereali, legumi, pesce. Questi alimenti devono essere sempre presenti nella nostra alimentazione durante la settimana. Ecco il segreto per stare bene.