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“Biagio”di Scimeca vince il Green Movie Award 2014
Il Festival Internazionale del Film di Roma, premia per la prima volta gli "eco-film"
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27/10/2014

Si è conclusa la IX edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, diretto da Marco Muller, svoltasi dal 16 al 25 ottobre presso l’Auditorium Parco della Musica. In particolare, nel pomeriggio di sabato 25 ottobre, tra i premi collaterali è stato assegnato per la prima volta il Green Movie Award all’opera reputata più rappresentativa per l'attenzione e la sensibilità mostrate verso la sostenibilità ambientale. Il film premiato è “Biagio” del regista siciliano Pasquale Scimeca. Promosso da Pentapolis Onlus, condiviso e sostenuto da Fare verde Onlus, questo premio "vuole contribuire - come ha dichiarato Massimiliano Pontillo, presidente di Pentapolis Onlus - alla divulgazione della cultura ambientale nella settima arte e incentivare la produzione di opere a impatto zero... e rappresenta un segnale per lo sviluppo di stili di vita sostenibili”. "E' momento importante di crescita e sensibilizzazione - a detta di Francesco Greco, Presidente di Fare verde Onlus - della popolazione sui temi della tutela ambientale grazie all’impegno cinematografico ed alla sua alta capacità di formazione nell’attuale società”.

La Giuria che ha scelto il film vincitore era composta da personalità del mondo associativo, accademico, culturale, giornalistico: “Biagio” racconta il percorso di vita di Biagio Conte (interpretato da Marcello Mazzarella). “La gente moriva per strada, la paura era impressa sulle facce e sulle cose, e l’unico Dio era il denaro”: ecco il leitmotiv che condizionerà le scelte di vita di Biagio Conte a seguito delle quali diventerà un San Francesco moderno. Nato in una famiglia agiata, a 25 anni lascia Palermo e va a vivere in solitudine sulle montagne ritrovando l’armonia con se stesso e la natura. Inizia a cercare Dio e lo trova con la mediazione di San Francesco. Rientrato a Palermo, comincia a prendersi cura dei barboni, i suoi nuovi "fratelli". Fonda la Missione di Speranza e Carità che grazie alla sua opera d'amore comincia a raccogliere intorno a sè sempre più persone. "Biagio - dice Scimeca - fonda la sua vita sul valore dell'uomo e della natura, rifiuta la civiltà del consumismo. Non è un resistente ma un rivoluzionario".

Biagio – si legge nella motivazione – vuole affrontare i grandi temi della vita: dalla religione all’ambiente, dalla giustizia sociale alla solidarietà, e assurge a paradigma del nostro tempo in crisi di valori e ideali. L’urgenza di una testimonianza diventa invito al recupero di un’ecologia del pensiero che prende forma nella natura. Francescano, innocente, senza compromessi: un film per nulla neutro, puro, militante per la pace e per la sostenibilità della vita”. Anche il trofeo consegnato (un'opera realizzata da L’Acciaieria di Cristiano Muti ed Emanuela Canu) non poteva essere incongruente rispetto alle finalità del Premio: rappresentava, infatti, un’ape (insetto tra i più importanti nell’ecosistema globale) realizzata da una saldatura di ferro e materiali di riciclo!

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