“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” pronunciò il famoso chimico, biologo, filosofo del ‘700 Antoine-Laurent Lavoisier. E se c'è chi a suo tempo (seppur con "alti poteri") trasformò l'acqua in vino, oggi c'è chi (con gli opportuni investimenti della Fondazione Bill & Melinda Gates) ha fatto realizzare un prototipo in grado di trasformare in pochi minuti le deiezioni umane in acqua potabile. Il video di questo "miracolo" della tecnologia, con tanto di assaggio in diretta del prodotto finale da parte del suo investitore (per chi non l'avesse intuito, si tratta dello statunitense Bill Gates) sta facendo il giro del web in questi giorni stupefacendo gli Internauti.
OmniProcessor (così è denominato il macchinario costruito dalla società di Seattle Janicki Bioenergy) grazie all'ausilio di un motore a vapore, trasforma in pochi minuti i rifiuti organici umani in elettricità, cenere e acqua potabile. In sintesi, le feci vengono compresse e rese compatte, quindi inviate a una camera ad altissima temperatura per la loro solidificazione; durante il processo, l’acqua si separa sotto forma di vapore e viene raccolta e filtrata con sofisticati sistemi perchè diventi subito utilizzabile e sicura. I residui, invece, finiscono in un apposito bruciatore a basse emissioni: i vapori generati mettono in moto delle turbine per la produzione di energia elettrica. Questi processi producono piccole quantità di cenere, utile per la fertilizzazione dei campi.
L’impianto, il cui costo attuale è di circa 1,5 milioni di dollari, è autonomo e usa la stessa elettricità prodotta dai gas liberati nel processo, rilasciando nella rete l’elettricità eccedente. Da questo breve processo si ricavano fino a 86.000 litri di acqua al giorno e 250 kW di energia elettrica con i rifiuti organici di circa 100.000 persone. “Ho visto cumuli di feci salire tramite un nastro trasportatore e cadere in un grande contenitore – ha scritto Gates sul suo blog – pochi minuti dopo ho preso un lungo sorso del risultato finale: un delizioso bicchiere di acqua potabile buona come quella in bottiglia”.
Dunque, questa volta il fondatore di Microsoft, da sempre attento ai problemi del Terzo Mondo, non è alla rete Internet che dedica le sue attenzioni, ma alle reti idriche! “Se producessimo migliaia di queste macchine – ha detto Gates – potremmo far vivere la gente in modo più sano e salvare una quantità di vite”. Si stima, infatti, che almeno 2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile anche perché non utilizza servizi igienici adeguati che vanno poi a contaminare le acque, causando la morte di circa 700 mila bambini ogni anno per infezioni contratte da quell'acqua. Per concludere, sempre nel suo blog, Gates ha reso nota la sua consapevolezza riguardo al fatto che spesso il mondo della filantropia è pieno di invenzioni buone le quali, poi, non sfociano nell'obiettivo prepostosi; lui spera che Omniprocessor non deluda: "I servizi igienici occidentali non sono una risposta, perché richiedono una infrastruttura massiccia di reti fognarie e impianti di trattamento che non sono in alcun modo realizzabili in molti paesi poveri... Se le cose andranno bene in Senegal, inizieremo la ricerca di partner in tutto il mondo per lo sviluppo".
Photo: Gates Notes