Gli investimenti nelle energie rinnovabili sembrano non sentire i venti di crisi. Nel 2014 sono stati di 310 miliardi di dollari, il 16% in più rispetto all’anno precedente e più di cinque volte quelli di 10 anni prima. Il boom degli investimenti è stato registrato in Cina con 89,5 miliardi di dollari e una crescita record del 32%, seconda per quantità di capitali investiti l’Europa con 66 miliardi di dollari, ma un incremento del solo 1% rispetto al 2013 e in Italia, in totale controtendenza, gli investimenti sono scesi del 60%, colpiti dai tagli retroattivi a sostegno delle tariffe per gli impianti fotovoltaici.
L’inventario degli investimenti in energia pulita è stato elaborato da Bloomberg New Energy Finance nel Rapporto annuale appena pubblicato. Il Rapporto registra inoltre che negli Stati Uniti c’è stata una crescita dell’8% con investimenti di 51,8 miliardi, in Giappone del 12% e 41,3 miliardi, in Canada del 26% e 9 miliardi, in Francia del 26% e 7 miliardi, in India del 14% e 7,9 miliardi e in Sud Africa del 5% e 5,5 miliardi di dollari. Tra tutti i settori, al primo posto si colloca il solare, che ha segnato una crescita del 25% rispetto al 2013 grazie a investimenti globali pari a 149,6 miliardi di dollari. Al secondo posto l'eolico, con l'11% in più rispetto all'anno precedente e 99,5 miliardi di dollari di investimenti, e al terzo posto quelle che vengono chiamate "tecnologie energetiche intelligenti", con una crescita del 10% e investimenti per 37,1 miliardi di dollari. In discesa invece gli investimenti in bio-carburanti (-7%) e nelle biomasse ed energia da rifiuti (-10%).
Gli investimenti hanno poi favorito i piccoli progetti con capacità produttiva inferiore a 1 Mw (soprattutto tetti solari) con un aumento del 34%, mentre l’aumento degli investimenti nei grandi progetti è stato del 10%. “Lo scorso anno - ha dichiarato Michael Liebreich, presidente di Bloomberg New Energy Finance - avevamo stimato che gli investimenti globali nelle rinnovabili non avrebbero superato nel 2014 il 10%, ma la realtà ha superato le nostre previsioni. Il solare è stato il settore trainante, grazie all’enorme diminuzione dei costi negli ultimi 5 anni”. Gli investimenti in Europa si sono concentrati soprattutto nell’eolico offshore con l'olandese Gemini con un impianto da 600MW in cui sono stati investiti 3,8 miliardi di dollari, con l'inglese Dudgeon con un progetto da 402 MW nelle acque inglesi da 1,7 miliardi e il tedesco Wikinger con un impianto offshore nel mar Baltico da 350 MW.