Il cambiamento climatico entra con più forza nell’agenda politica degli ultimi due anni della Presidenza di Barack Obama. L’amministrazione USA ha annunciato infatti l’intenzione di ridurre le emissioni di metano che derivano dall’estrazione del gas e del petrolio tra il 40 e il 45% entro il 2025 rispetto ai livelli del 2012.
Il metano - il componente principale del gas naturale e la terza fonte di emissioni di gas serra negli Stati Uniti - è molto più pericoloso per il clima dell’anidride carbonica. Ad oggi le emissioni di questo gas dai settori del petrolio e del gas sono in calo del 16 per cento dal 1990, tuttavia, senza ulteriori interventi, si prevede che le emissioni aumentino di oltre il 25 per cento entro il 2025. Gli Stati Uniti sono diventati infatti i maggiori produttori mondiali di gas e di petrolio. Questi nuovi limiti, che avranno senz’altro ripercussioni economiche sull’industria estrattiva, saranno stabiliti basandosi ancora una volta sul Clean Air Act, la legge federale sul controllo dell’inquinamento. Una strada questa già percorsa da Obama per poter bypassare, esercitando i poteri esecutivi, il Congresso a maggioranza repubblicana. Questa decisione, che viene pochi giorni prima del discorso di Obama sullo Stato dell'Unione, previsto per il 20 gennaio, dà una chiara indicazione che il Presidente Usa vuole rafforzare il suo ruolo nazionale ed internazionale in materia di cambiamenti climatici. Per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di metano, l’Epa, l’Agenzia americana per l’ambiente, pubblicherà una proposta, mentre il Ministero dell'Interno aggiornerà le norme per la perforazione dei nuovi pozzi in modo da ridurre le perdite di metano. Perdite queste che, secondo la Casa Bianca, se venissero recuperate rimetterebbero in circuito per il 2025 più di 180 miliardi di metri cubi di gas, che ora è sprecato, una quantità che sarebbe in grado di riscaldare più di due milioni di abitazione per un anno.
I nuovi limiti si applicheranno soltanto ai nuovi pozzi per le estrazioni, ma l’amministrazione Obama si è lasciata aperta la possibilità di regolamentare le emissioni di metano dei vecchi pozzi ed ha chiesto nello stesso tempo alle industrie energetiche di prendere iniziative volontarie per tagliare le emissioni. Secondo quanto è scritto sul blog della Casa Bianca questa nuove norme saranno “un passo importante per affrontare il cambiamento climatico” e metteranno gli Usa “sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo del presidente Obama di ridurre le emissioni nette di gas serra del 26-28 per cento rispetto ai livelli del 2005 entro il 2025”. Ovviamente di fonte a questo annuncio non sono mancate le polemiche: l'industria energetica sostiene che le norme sono inutili e onerose, mentre gli ambientalisti ribadiscono che sono cruciali per rallentare il riscaldamento globale.
I tempi per formalizzare i tagli non si prevedono comunque brevi: le norme arriveranno probabilmente entro fine anno con l’intenzione di farle entrare in vigore nel 2016, l’ultimo anno della presidenza Obama.