Con un tasso di riciclo pari all’86 per cento e quello di recupero al 93 per cento, l’Italia si conferma come eccellenza europea nel recupero e nel riciclo di carta e cartone: oltre 9 imballaggi su 10 sono stati recuperati e riciclati nel 2013. In 15 anni sono 24 milioni le tonnellate di carta non finite in discarica.
Un comparto ben radicato nell'economia del Paese, che quest'anno festeggia i 30 anni di attività. Comieco (Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica), solo nel 2013, ha corrisposto ai piccoli e medi Comuni italiani ben 88 milioni di euro. Un dato importante che contribuisce a mantenere le casse delle piccole amministrazioni locali.
Economia circolare, risparmio di risorse e il valore della materia prima generata, rende il settore del riciclo di carta e cartone una vera eccellenza della green economy italiana. Secondo l'ultimo rapporto di Comieco infatti, i benefici economici che il sistema ha prodotto nel 2013, sono superiori a 464 milioni di euro.
Il riciclo continua a crescere, anche se debolmente (1 per cento), ma registra una crescita importante al Centro e al Sud. Nel rapporto infatti si sottolinea come il Centro registri una quota procapite media di 61,5 kg/ab (+4,6 per cento), che supera per la prima volta il Nord (59,1 kg/ab). Il Sud continua a migliorare (+4,8 per cento), anche se si attesta a livelli inferiori rispetto alla media nazionale.
Il Consorzio ha raggiunto questi considerevoli risultati grazie anche a delle campagne mirate, ultima in ordine cronologico, il progetto “Salvacarta”. L'iniziativa, in collaborazione con il Comune di Milano, ha previsto la distribuzione durante l'anno scolastico in corso di migliaia di raccoglitori speciali per la raccolta differenziata di carta e cartone. Senza scordare le Cartoniadi, una manifestazione unica nel suo genere, che in tutta l'Italia sprona i cittadini ad una corretta gestione dei rifiuti: un mese di competizione per aumentare e migliorare la raccolta differenziata di carta e cartone.
Come conferma Edo Ronchi, presidente di Fondazione Sviluppo Sostenibile: “Le imprese della green economy hanno maggiori possibilità di sviluppo proprio perché meglio rispondono alla domanda di un miglior benessere e di una miglior tutela di un bene diventato scarso come l’ambiente”. La carta si trasforma da bene a risorsa. Da rifiuto a materia prima.