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Vino Bio: un successo. Ecco i dati presentati a VinitalyBio
I vini biologici rappresentano l'11% della superficie vitata e una produzione potenziale di 5 milioni di quintali di uva da vino, con un peso di oltre il 7% sul totale nazionale. Italia leader in Europa, anche nell’export.
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20/03/2015

Per tutti gli intenditori e gli addetti ai lavori del mondo del vino, Vinitaly è un appuntamento immancabile a livello internazionale. La fiera, che si tiene ogni primavera a Verona (quest’anno dal 22 al 25 marzo), ospita produttori, convegni e stakeholder a livello mondiale nonché decine di migliaia di visitatori. Tra gli appuntamenti da non perdere Econews vi segnala quelli dedicati ai vini biologici. All’interno della fiera, infatti, si terrà  la seconda edizione del Vinitalybio, salone che darà i numeri del comparto biologico e le case history sia dei grandi marchi che delle piccole aziende. L’Italia è il primo paese in Europa per numero di produttori biologici e tra i dieci maggiori al mondo: il settore vitivinicolo non poteva essere un’eccezione.

I motivi, sottolineano da Vinitalybio, che spingono le aziende ad investire nel bio sono molteplici: attrarre i “wine lovers”, la volontà di diversificare la produzione, il desiderio di sperimentare e, ovviamente, una crescente attenzione verso l’ambiente. I numeri forniti dal salone traducono questi trend in scelte concrete: con oltre 45.000 aziende vitivinicole biologiche (circa il 17% del totale europeo), l’Italia è leader in Europa nel settore seguita dalla Spagna (12% dell’Ue) e dalla Polonia (10%) secondo i dati di “Bio in cifre 2014” del Sinab-Sistema d’informazione nazionale sull’agricoltura biologica su dati Ministero delle Politiche Agricole e Organismi di controllo. Nel mondo la superficie coltivata è pari a oltre 1,3 milioni di ettari (+12,8% sul 2012), che, in termini di giro d’affari, vuol dire 3 miliardi di euro, di cui oltre 1 miliardo attraverso l’export, grazie a cui l’Italia - sottolineano gli organizzatori di VinitalyBio- ha conquistato la leadership in Europa (con un peso sul fatturato bio europeo dell’8%, e su quello mondiale del 4%; dati Fibl-Ifoam).

Per quanto riguarda la superficie coltivata a vite in Italia, i dati sono estremamente positivi, specie se parametrati alle superfici viticole “tradizionali”: sono oltre 44.000 gli ettari di superficie vitata biologica in Italia, a cui si affiancano più di 23.700 ettari di superficie “in conversione”, per un totale che supera i 67.900 ettari, il 18,5% in più rispetto al 2012 con Sicilia in testa seguita da Puglia e Toscana. Questo trend positivo è in controtendenza rispetto alla diminuzione delle superfici totali viticole che nel 2013 si sono attestate a 646.000 ettari contro i 655.000 dell’anno prima. In termini di produzione i numeri registrati parlano per il 2013 di un valore potenziale di 5 milioni di quintali di uva da vino, equivalente a circa 3,5 milioni di litri, con un peso di oltre il 7% sulla produzione nazionale complessiva.

Tra gli appuntamenti all’interno del salone dedicato al Bio, nell’edizione 2015, un focus particolare sarà dedicato alla produzione artigianale e molteplici saranno i confronti di esperti a livello internazionale. Non potevano mancare le degustazioni per toccare con mano, ops palato, gusto ed ecosostenibilità.

 

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