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Ovini e olive, un binomio che fa bene alla salute e all’economia
Nutriforoil ed è un progetto per utilizzare le sanse di oliva, come alimento per le pecore da latte in modo da migliorare la qualità nutrizionale dei prodotti derivati e trasformare uno scarto in una risorsa
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27/03/2015

Unire le filiere dell’olio di oliva e del latte ovino in Toscana per ottenere benefici sia per la salute sia per l’economia. E’ questo l’obiettivo del progetto biennale “Nutriforoil” finanziato dalla Regione Toscana e coordinato scientificamente dal dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali dell’Università di Pisa con la collaborazione del Centro Interdipartimentale di ricerca per la valorizzazione degli alimenti dell’Università di Firenze, del dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell’Università di Siena e di 10 realtà produttive del territorio fra cui alcuni consorzi e società cooperative che raggruppano al loro interno un molte aziende del settore primario e della trasformazione. L’intuizione alla base di “Nutriforoil” è di utilizzare il sottoprodotto di una filiera, le sanse di oliva, come alimento per le pecore da latte in modo da migliorare la qualità nutrizionale dei prodotti derivati e trasformare uno scarto agricolo in una risorsa. La possibilità di modulare, attraverso specifiche tecniche di coltivazione, il contenuto di polifenoli (sostanze antiossidanti e anti-tumorali) nelle olive e, di conseguenza, quello delle sanse, insieme all’applicazione di opportuni metodi di estrazione e di conservazione in grado di preservare tale contenuto, sono la premessa per ottenere oli di elevata qualità e sanse utili come materie prime per mangimi, disponibili a costi ragionevoli e con elevate qualità nutrizionali. Le proprietà nutraceutiche (alta digeribilità, ipoallergenicità ecc) di alcuni polifenoli dell’oliva sono, infatti, ampiamente riconosciute dalla comunità scientifica e possono essere di grande aiuto sia nel migliorare il benessere degli animali, sia per migliorare la qualità nutrizionale del latte e dei prodotti che da questo derivano. “Di per sé -spiega il professor Marcello Mele dell’Ateneo pisano –si tratta di un’idea è molto antica, ma fino ad oggi si è sempre scontrata con numerosi problemi di tipo tecnico ed organizzativo che ne hanno sempre impedito il concreto sviluppo. Ora per la prima volta –aggiunge- grazie al progetto “Nutriforoil” che sta entrando nel vivo proprio in questi mesi vogliamo integrare competenze molto diversificate (agronomiche, zootecniche, tecnologiche, analitiche, microbiologiche) per raggiungere l’obiettivo”. Il progetto Nutriforoil è uno degli 11 progetti nel settore agricolo e agro-alimentare di Università ed Enti di ricerca finanziati dalla Regione Toscana con oltre 1 milione di euro.

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