Non solo grattaceli, fontane, mega-centri commerciali, tutte costruzioni avveniristiche che mirano più alla spettacolarità che all’ eco-sostenibilità, Dubai vuole ora imboccare una strada lastricata di green. Pannelli solari sui tetti, vernici riflettenti che rendono più efficiente l’isolamento termico, uso di materiali riciclati come pannelli in legno, utilizzo del verde per terrazze, facciate e tetti, impianti integrati per il risparmio di acqua, saranno il marchio distintivo della nuova architettura del Paese del Golfo, tanto che si stima che nel 2016 la superficie occupata da edifici green potrebbe raggiungere più di 800 ettari. Proprio “Architecture and Sustainability” è l’argomento sviluppato nell’ incontro organizzato in Italia, in occasione di Expo 2015 da Dubai Next, l’iniziativa della Dubai Culture&Art Authority per affermare la città come hub della creatività a 360 gradi, che ha illustrato i nuovi percorsi per la creazione di un ecosistema sostenibile preservando nello stesso tempo l’identità degli Emirati Arabi Uniti.
"L'economia creativa di Dubai- ha osservato Richard Wagner, vicepresidente della Architectural Association di Dubai, tra i designer del D3, il Dubai Design District, la cittadella del Design, primo imponente progetto da 14 miliardi di euro- è cresciuta rapidamente in termini di dimensioni e di riconoscimento al pari dello sviluppo della città, raggiungendo un livello che la mette in grado di competere nella scena mondiale”. L’ architettura green aiuterà Dubai a raggiungere gli obiettivi che si è posta per diventare nel 2020 una delle città più sostenibili al mondo e per ridurre i consumi energetici del 20% entro il 2020 e del 30% nel 2030. Il 70% dell’energia prodotta viene infatti consumata dal settore residenziale (l’aria condizionata, ad esempio, è necessaria per sopravvivere a una media di 40° per la maggior parte dell’anno). I progetti green realizzati o in corso di approvazione sono molteplici dalla Change Initiative, un edificio non solo eco-friendly, ma anche green nella sua filosofia; al progetto Dubai Sustainable City che sarà completato nel 2016 in cui oltre agli edifici green c’è anche una fattoria organica e un’ eco-resort, può contare su 600.000 pannelli solari che forniranno ai residenti il 60% dell’ energia e un sistema smart per l’ acqua che taglia i consumi del 30%; fino Desert Rose, una “smart city” che sorgerà su 14.000 ettari. Questi progetti e molti altri costituiscono le pietre miliari nella marcia di avvicinamento all’ Expo 2020 Dubai, che ha fatto della sostenibilità la sua cifra. L’ Expo 2020, che si. svilupperà su un’area di 438 ettari e ha come temi guida sostenibilità, mobilità e opportunità, prevede per i padiglioni un’unica copertura di tessuto fotovoltaico che permetterà di collegare l’intero sistema sia fisicamente che concettualmente.