Arriva l’estate e arrivano le classifiche sulla qualità delle acque di mare, fiumi e laghi. Quella “ufficiale”, la Relazione annuale sulla qualità delle acque di balneazione dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) e della Commissione europea, appena pubblicata che si riferisce al 2014, registra un miglioramento delle qualità delle acque europee dell’1% rispetto all’anno precedente e certifica che il 95% delle zone di balneazione monitorate rispettano gli standard minimi di qualità. Ma se si guarda solo alle acque marine, quelle più gettonate per i tuffi estivi, i dati sono migliori: il 97% delle spiagge dell'UE rispetta gli standard minimi e oltre l'85% è classificata di qualità "eccellente". Proprio nel Mediterraneo, poi, si trovano le acque più trasparenti, a Cipro, Malta e in Slovenia il mare è al 100% eccellente, segue la Grecia con il 97,1% di acque di qualità eccellente, la Croazia con il 96,4% e l’Italia con il 90%. E’ proprio l’Italia ad avere un primato positivo ed uno negativo. Per la tranquillità dei bagnati conta infatti il maggior numero di zone di balneazione monitorate (ben 5.507, di cui 4.864 spiagge), ma registra anche il numero più elevato di siti di balneazione con una scarsa qualità delle acque, 107. Di questo piccolo drappello "in nero", 105 sono acque di balneazione marina e solo 2 riguardano acque interne, cioè laghi e fiumi. Al secondo posto di questa classifica c’è la Francia con105 zone di balneazione di scarsa qualità (65 spiagge e 40 acque interne), e dalla Spagna con 67 zone di balneazione scarse (30 spiagge e 37 acque interne):"Capita a tutti di fare i turisti e trascorrere un po' di tempo sulla spiaggia –ha detto commentando questi dati Karmenu Vella, Commissario per l'ambiente, gli affari marittimi e la pesca - è evidente che la sicurezza e la pulizia delle acque di balneazione sono importanti per la salute. Le acque di balneazione continuano a migliorare e questa è un'ottima notizia”. Quest’anno per la prima volta nel Rapporto compare anche il mare dell’Albania con 73 siti di balneazione messi sotto osservazione. Di questi solo 1 ha registrato una qualità scarsa delle acque, mentre il 98,6% ha rispettato gli standard minimi di qualità e il 35,6% ha registrato una qualità eccellente. Il monitoraggio europeo prevede che le autorità locali raccolgano i campioni di acqua presso zone di balneazione selezionate durante la stagione balneare. I campioni vengono poi analizzati in base alle percentuali di due tipi di batteri la cui presenza è indice di inquinamento da acque di scarico o da liquami di allevamento. Le acque inquinate da questi batteri possono essere dannose per la salute umana, causando problemi di stomaco e diarrea se ingerite. A seconda dei livelli di batteri rilevati, la qualità delle acque di balneazione è classificata di qualità "eccellente", "buona", "sufficiente" o "scarsa". L'AEA elabora la relazione annuale in base ai dati della precedente stagione balneare. La relazione di quest'anno è dunque una raccolta dei dati rilevati nell'estate 2014, che indicano però una previsione della qualità delle acque di balneazione per il 2015.