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Trentino A.A. ed Emilia R, due Regioni ad alta efficienza energetica
La pagella regionale che vede in coda Sicilia e Calabria l’ha stilata l’Enea nel Rapporto Efficienza Energetica 2015
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16/06/2015

L’efficienza energetica ha anche una pagella regionale. Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna sono le Regioni più virtuose per la penetrazione delle politiche di efficienza energetica con un indice pari a 0,59, mentre in fondo alla classifica si trovano la Calabria con 0,21 e la Sicilia con 0,20. Questa fotografia di un’Italia a due velocità in fatto di efficienza energetica è stata scattata dall’ Enea nel Rapporto 2015, che mostra come si trovino sempre al nord le Regioni più efficienti. Lombardia, Liguria e Piemonte hanno, infatti, tutte totalizzato un indice superiore allo 0,50. La classifica stilata dall’ Enea si basa su quattro indicatori: gli strumenti normativi attuati, le politiche di incentivazione, gli strumenti volontari, le smart cities. Indicatori che al loro interno hanno misure come gli Attestati di Prestazione energetica (APE), gli energy manager, l’utilizzo delle detrazioni fiscali, i Paes, gli smart buildings ecc. Eppure proprio grazie alle politiche di efficienza energetica messe in atto in Italia, il Paese è riuscito a risparmiare 2 miliardi di euro l’anno in minori importazione di petrolio e di gas ed ha evitato la produzione di 18 milionidi tonnellate di CO2.

La nostra industria e i Titoli di Efficienza Energetica – ha detto il Commissario dell’Enea, Federico Testa - ci hanno assicurato dal 2005 al 2013 quasi 5 Mtep/anno di risparmio in energia primaria e, dal 2007, oltre due milioni di contribuenti hanno investito più di 22 miliardi di euro nella riqualificazione energetica della propria abitazione. Un percorso virtuoso che ci rende parte attiva della politica comunitaria per l’ambiente e l’energia e ci pone tra i Paesi più attivi, soprattutto in termini di costi-benefici delle azioni messe in campo”. Gli interventi di risparmio e di efficienza energetica fanno bene inoltre anche all’ occupazione. La stima contenuta nel rapporto dell’Enea valuta che, grazie alle agevolazioni fiscali del 55-65% per la riqualificazione degli edifici e per le riqualificazioni energetiche, nel periodo 2007-2014 c’è stato un impatto occupazionale di 271.000 lavoratori diretti e 406.000 complessivi, compreso l’indotto, con un trend in forte accelerazione nell’ultimo biennio. Tali valori risultano ancora più significativi considerando che nel 2013 il settore delle costruzioni ha perso circa 163.000 occupati. Il potenziale potrebbe essere sottostimato in quanto il totale degli interventi che hanno usufruito degli incentivi ha rappresentato nel 2013 meno della metà del totale dei lavori di rinnovo edilizio. Nel valutare le ricadute degli interventi di riqualificazione energetica, dice l’Enea, occorre anche considerare il potenziale costituito dall’attivazione delle risorse dei fondi comunitari per il periodo 2014-2020.

Credits Immagine: EEA

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