Gl esami di maturità non si scordano mai. Cambia il numero delle materie su cui si viene interrogati, si modificano le commissioni, ma non l’ansia con la quale i ragazzi affrontano questo passaggio obbligato della carriera scolastica resta una costante. Il 51% degli studenti maturandi dichiara di essere in ansia o almeno preoccupato. Per contenere la paura che avanza gli esperti consigliano: sana alimentazione (42%), corretta idratazione (43%) e un po' di svago mentale (49%) come leggere un libro, guardare film d’avventura e stare in compagnia.
In testa alla classifica delle preoccupazioni ci sono la difficoltà delle prove e paura di andare in tilt come rileva uno studio condotto dal Sanpellegrino Campus, condotto con metodologia Woa (Web Opinion Analisys) su circa 1200 studenti alle prese con la maturità, attraverso un monitoraggio online sui principali social network, forum e community.
Cosa rappresenta per uno studente l’esame di maturità? Per sei ragazzi su 10 (58%) è il primo impegno della vita, per altri è solo l’ultimo ostacolo prima della fine della scuola (24%). I sentimenti maggiori provati dagli studenti in questo periodo sono ansia (22%) e preoccupazione (37%). Il 15% si dichiara relativamente sereno, mentre solo il 18% si sente tranquillo.
Per ridurre gli effetti negativi di questa naturale ansia gli esperti consigliano una serie di accorgimenti. In tema alimentare, per esempio nutrizionisti e psicologi sono concordi nell’affermare che una corretta idratazione aiuta a mantenere alta la concentrazione (42%), stimola le facoltà cognitive (38%), aiuta il reintegro delle sostanze che si vengono a perdere con il caldo e lo sforzo (22%).
Secondo Luca Piretta, specialista in gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell'Università Sapienza di Roma, "non si deve mischiare cibo e studio: l'organismo deve avere il tempo di assimilare i pasti, senza essere subito distratto dallo sforzo necessario per la concentrazione da studio". Anche l’aspetto della socialità è fondamentale. Michele Cucchi, psichiatra e direttore del Centro Medico Santagostino di Milano, raccomanda: "E’ come se su quel giorno si caricasse la posta in palio di una intera esistenza. Dobbiamo superare il grande ostacolo, cercando consolazione e comprensione nel gruppo". Sì quindi alle uscite di gruppo, ai ripassi collettivi e perché no, alla fatidica note prima degli esami. Ma senza esagerare.