Monitorare lo stato di salute della Terra, registrare i cambiamenti del suolo, la vegetazione, i livelli di inquinamento, ma anche le mutazioni dovute alle eruzioni vulcaniche o agli effetti delle inondazioni. Fantascienza? No: questi sono i compiti affidati a Sentinel-2A, il satellite portato nello spazio dal lanciatore europeo Vega,nell’ambito del programma Copernicus, per scrutare il nostro pianeta da una distanza di circa 786 km.
Le informazioni raccolte saranno utilizzate per scopi connessi all’agricoltura (come ad esempio per avere previsioni sulle date dei raccolti), alla gestione delle foreste e alla sicurezza alimentare e all’inquinamento dei laghi e delle acque costiere. Le immagini che Sentinel-2A invierà in relazione ad eruzioni vulcaniche, inondazioni e frane permetteranno inoltre di mappare le aree in cui il disastro si è verificato contribuendo così a gestire con maggior precisione gli interventi dei soccorsi umanitari.
Il programma Copernicus è guidato dalla Commissione europea in collaborazione con l'Agenzia spaziale europea (Esa). Sentinel-2 è il secondo di una squadra di 20 satelliti che scruteranno approfonditamente il pianeta Terra per permettere al programma Copernicus di fornire all’Europa i dati più approfonditi da utilizzare nei progetti ambientali e di sicurezza mondiale. Sentinel 2°, in particolare, permetterà di mappare i cambiamenti del territorio e della vegetazione con un’accuratezza senza precedenti, passando e ripassando più volte ad analizzare le diverse aree e permettendo quindi di cogliere repentinamente importanti variazioni, come quelle immediatamente successive ad un disastro.
I dati saranno poi messi a disposizione liberamente per essere analizzati. Il gemello, Sentinel 2B, partirà invece tra circa un anno per proseguire la missione.
Forse dallo spazio ci arriveranno consigli migliori su come gestire il nostro pianeta?