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Insetti, meduse e tracine: i rimedi contro l’incubo estivo
Le api sono le più pericolose perché lasciano il pungiglione. No all’uso di ammoniaca, alcol o aceto. Per le meduse meglio l’acqua di mare e contro le tracine utilizzare l'acqua calda. Cosa fare se si rischia lo schock anafilattico
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31/07/2015

Estate, tempo di vacanze, ma anche di punture di insetti e di animali marini. Una bella giornata al mare o in campagna può essere rovinata da incontri ravvicinati con insetti poco graditi. Api e vespe in cima alla classifica dei nemici “volanti”, meduse e tracine le insidie legate al mare. 

La dottoressa Marzia Spessot, responsabile del Progetto di medicina d’urgenza Ospedale San Raffaele di Milano, invita alla prevenzione come prima difesa. Bibite dolci, così come la frutta lasciata all’aria aperta, possono essere un richiamo per gli insetti, in quel caso evitare movimenti bruschi. Meglio non utilizzare creme o profumazioni molto intense che possono attirare api e vespe. In mare utilizzare scarpette da scoglio per proteggersi dalle tracine, contro le meduse nuotare in gruppo e tenere gli occhi aperti.

“La puntura di ape è sicuramente quella più insidiosa perché a differenza della vespa lascia il pungiglione, che oltre ad essere doloroso può causare reazioni allergiche, soprattutto se si viene colpiti al volto alla lingua o sull collo. Nel caso di un soggetto notoriamente allergico il rischio maggiore è rappresentato dallo shock anafilattico”

Quali sono le precauzioni da adottare dopo una puntura d’ape? “Il pungiglione non va rimosso perché possiamo causare irritazione e favorire la diffusione della sostanza velenosa quindi la cosa migliore è disinfettare, lavando con acqua fredda e mettere sulla cute un cubetto di ghiaccio bloccando la reazione infiammatoria” 

Nel caso però la reazione appaia più importante, con labbra che si gonfiano, forte prurito e altra sintomatologia è bene chiamare il 118, i medici sono allertati per somministrare dosi di cortisone e per soggetti allergici, solo nel caso ci sia diagnosi di schock anafilattico, si deve ricorrere all’adrenalina. 

La dottoressa Spessot ricorda che esistono penne predosate di adrenalina che il soggetto allergico può iniettare da sé nel momento della puntura. 

In mare sono invece le meduse a mettere a rischio un piacevole bagno: i tentacoli rilasciano un veleno urticante che può provocare una reazione urticante con dolore intenso. “Bisogna restare calmi e non grattare la cute in modo da non causare vere e proprie lesioni, la cosa migliore è cercare di lavare abbondantemente la cute con acqua di mare. Assolutamente no ad ammoniaca, aceto, alcol: tutte queste sostante possono causare reazioni cutanee peggiori, se si vede che nonostante quello che si è fatto sul momento, la sintomatologia persiste, dietro consiglio medico si può ricorrere ad un antistaminico, eventualmente cortisone se la reazioni è molto intensa”.  

L’acqua di mare è la soluzione ideale da utilizzare, in quanto grazie al sale favorisce la fuoriuscita della sostanza urticante che i tentacoli hanno fatto penetrare sotto la cute. Per le punture di tracima bisogna ricordare che il suo veleno è termolabile per cui il consiglio è di lavare la cute con acqua calda, o metterla nella sabbia bollente e solo in un secondo tempo passare del ghiaccio. Se si verifica una reazione infiammatoria intensa, gli esperti suggeriscono di ricorrere anche all’antibiotico se la zona si è infettata. 

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