In tutta Europa gli eventi, i festival, i concerti che, soprattutto in estate, invadono i centri storici e siti del patrimonio culturale mostrano senz’ altro effetti positivi sul turismo e l’economia locale, ma hanno gravi impatti sull’ ambiente. Basti pensare che in Italia per un solo indicatore, la CO2, i più di 23.000 eventi musicali dal vivo organizzati in un solo anno, il 2010, hanno prodotto oltre 1.600.000 tonnellate di CO2. Ma non è soli il clima a soffrire, ogni evento produce, infatti, inquinamento acustico, rifiuti, danni al terreno, congestione ed inquinamento da traffico, spreco di cibo, acqua, carta e di risorse naturali. Di questo impatto ne sono consapevoli i fruitori degli eventi tanto che da una recente indagine emerge che il 50% sarebbe disposto a pagare un prezzo maggiorato del biglietto se questo potesse contribuire a ridurre l'impatto della manifestazione sull'ambiente; il 71% potrebbe raggiungere il luogo della manifestazione utilizzando i trasporti pubblici se tale offerta fosse inclusa nel prezzo del biglietto; l’80% avverte di essere personalmente responsabile nel ridurre la quantità di rifiuti prodotti in occasione della partecipazione agli eventi; l’86% farebbe la raccolta differenziata se gli appositi contenitori si trovassero in prossimità dei luoghi della manifestazione. Per aiutare gli amministratori locali e gli organizzatori degli eventi a ridurre l'impronta ecologica di convegni, fiere, concerti e festival e fornire loro linee guida dodici organizzazioni europee (dall'Italia alla Lettonia, dalla Romania alla Spagna, dall'Olanda alla Slovenia), rappresentanti di enti locali, istituzioni accademiche e agenzie pubbliche, si sono riunite per dare attuazione al progetto ZEN (Zero Impact Cultural Heritage Event Network) che ha come capofila la Regione Umbria e Sviluppumbria.. Proprio per indagare sull'impatto ambientale dei grandi eventi pubblici, scambiare esperienze di buone pratiche nella gestione degli eventi ospitati dalle città e dai territori coinvolti e individuare soluzioni innovative attuali a livello continentale, Sviluppumbria e la Regione Umbria, hanno organizzato un seminario l'11 settembre ad EXPO Milano dal titolo “Eventi e sostenibilità: esperienze a confronto”.
Che il green ormai sia diventato un “must” per eventi e Festival lo dimostra anche il Greener Festival Award, un riconoscimento che da alcuni anni premia i Festival a minor impatto ambientale. L’ ultima edizione ha visto premiati 36 Festival di tutto il mondo (nessuno italiano) con in testa per riconoscimenti Australia e Olanda. Ad esempio, uno dei Festival premiati, quello di Shambala nel Regno Unito, ha utilizzato energia rinnovabile al 100%, non ha avviato alcun rifiuto in discarica, i flussi di rifiuti sono stati dirottati infatti a un impianto di trattamento meccanico biologico, e ha messo al bando le bottiglie di plastica. Un altro Festival premiato, Planeta Madrid in Spagna ha lanciato il progetto “Madrid Compensa” che prevede che siano piantati alberi che compensino le emissioni di CO2 e ha allestito un laboratorio di biciclette dove chi si reca in bici all’ evento può lasciare la sua due ruote per una revisione gratuita.