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Frutta secca: scopri i benefici!
Mandorle, noci, pistacchi: alimenti che fanno bene soprattutto al cuore, ma l’levato apporto calorico obbliga alla cautela. Da non considerare come un rimedio terapeutico. La razione giornaliera può essere al massimo di 30 grammi
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16/10/2015

La frutta secca sta vivendo un momento di grande auge. Consigliata da nutrizionisti, viene ormai inserita anche nelle diete per perdere peso, sebbene il suo apporto calorico sia da capogiro. Il motto deve essere moderazione. Più che di peso si parla di numero: 3 o 4 noci al giorno, lo stesso vale per le mandorle e i pistacchi. 

Perché questa frutta secca è così importante nella nostra alimentazione ce lo spiega Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca CREA Nutrizione (Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’ Economia Agraria). “La frutta secca è ricca di sostanze nutritive: siano essi gli acidi insaturi che fanno bene al colesterolo, siano le proteine e siano i minerali, contenuti in alta quantità. Anche se i valori sono differenti a secondo del tipo di alimento. Le mandorle per esempio sono importanti per le donne per il loro contenuto di calcio e magnesio, ma l’elevato apporto calorico mette in guardia da un’assunzione abbondante. Un etto di frutta secca comporta infatti 600 chilocalorie”:

Un recente studio ha dimostrato come la frutta secca possa avere un’importantissima valenza di prevenzione delle malattie cardiovascolari. I ricercatori hanno trovato un’associazione tra l’aumento del consumo di frutta secca e un minor rischio di malattie come quelle cardiache, il diabete di tipo 2, il cancro del colon, i calcoli biliari e la diverticolite. Ma non solo: un maggiore consumo di frutta secca è stato altresì collegato a una riduzione dei livelli di colesterolo, dello stress ossidativo, dell’infiammazione, dell’adiposità (il grasso) e dell’insulino-resistenza.

Le noci sono importanti per il contenuto di Omega 6, le mandorle per la vitamina E, i pistacchi, che attualmente sono i più studiati, hanno molecole vegetali capaci di ridurre il colesterolo cattivo.  

Gli esperti mettono in guardia però dall’idea di poter mangiare cibi ad alto contenuto di grassi, come gli insaccati, credendo di compensare con lassunzione di pistacchi o mandorle. La frutta secca si rivela dunque di grande aiuto ma solo se utilizzata con moderazione.

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