In un momento in cui si pone tanta attenzione al cibo e agli stili di vita per inseguire un benessere sempre più minacciato dalla frenesia quotidiana, una nuova tecnica sta riscuotendo un ampio successo: la scrittura come strumento di cura. La medicina narrativa dimostra che scrivere rende migliori in generale e difronte a un problema grave può diventare anche una vera terapia. A spiegarlo è il dottor Fulvio Fiori, scrittore, professionista olistico ideatore del metodo "Healing Writing”.
“Il nostro esistere si basa su un percorso dei sensi, come scrittore esperto di benessere, sono partito dall’analisi del corpo, dal suo funzionamento attraverso i sensi. Ho avuto modo di constatare che i sensi vanno utilizzati come se fossero i nostri media, cioè i mezzi di comunicazione, di elaborazione della rabbia, che spesso difficilmente trova il giusto canale comunicativo per uscire”:
La rabbia, spiega Fiori, è uno dei sentimenti basilari dell’espressività umana e se da un lato c’è il corpo dall’altro bisogna capire in quale parte di esso si va a manifestare il nostro disagio.
Ecco che entra in gioco l’arte dello scrivere come terapia. Non bisogna essere degli scrittori, precisa Fiori, bisogna semplicemente utilizzare le parole per dare voce a quell’organo che viene bersagliato dal nostro malessere.
“Scrivere un racconto, sia in forma di dialogo, sia in forma di diario, ci consente di rivivere situazioni che hanno generato questa rabbia, producendo una modifica emotiva che si rivela essere l’aspetto terapeutico della scrittura”.
“La presa in carico delle proprie emozioni, ci porta a non mettere un tappo alle nostre sensazioni, ci aiuta a comprendere - aggiunge Fiori - che si può essere il motore del proprio cambiamento.
L’importante è condividere questa energia trasformandola in una forma, le parole prendono un loro percorso terapeutico con la stessa naturalezza di tutoli linguaggio che ci fluisce continuamente accanto”.