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Il senso dell’orientamento porta i pantaloni: lo dimostra uno studio norvegese
I ricercatori hanno somministrato una goccia di testorone ad un campione di signore arruolate per la ricerca: gli uomini usano di più i punti cardinali e attivano differenti parti del cervello rispetto alle donne
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11/12/2015

Il senso dell’orientamento ha una predilezione per gli uomini e questo lo dice la scienza. Ora grazie a uno studio norvegese si sa anche di più: vale a dire che questa abilità è legata agli ormoni sessuali maschili. 

Verificato che le donne si orientano peggio dentro un labirinto, i ricercatori della Norwegian University of Science and Technology (Ntnu) di Trondheim hanno somministrato una goccia di testosterone alle signore osservando che le loro performance miglioravano. Usando la risonanza magnetica funzionale (fMri), il team ha visto che gli uomini usavano di più i punti cardinali e differenti parti del cervello rispetto alle donne. "Il senso dell'orientamento dei maschi è più efficace. Semplicemente, riescono a raggiungere la meta più velocemente", spiega Carl Pintzka, tra gli autori dello studio.

Per arrivare al risultato della ricerca gli scienziati hanno dotato 18 uomini e altrettante donne di occhialini e joystick, dando loro una serie di compiti all'interno di un labirinto virtuale (per esempio trovare un'auto gialla partendo da punti diversi). I partecipanti avevano 30 secondi per portare a termine ciascuna delle 45 abilità richieste, mentre le immagini dei loro cervelli al lavoro venivano registrate dalla risonanza magnetica. Gli uomini hanno risolto il 50% di compiti in più rispetto alle donne e i 2 sessi hanno dimostrato diverse strategie di orientamento. I maschi usano in misura maggiore i punti cardinali che, secondo lo studio, sono più efficienti perché maggiormente flessibili e meno dipendenti dal punto di partenza. "Per raggiungere un edificio, per esempio, gli uomini si dirigono genericamente verso la direzione in cui si trova. Le donne invece tendono a orientarsi strada facendo, per esempio 'dritto superando il parrucchiere e poi a destra dopo il negozio'", afferma Pintzka.Cambiano anche le aree del cervello usate: i maschi tendono a sfruttare di più l'ippocampo, mentre le donne le zone frontali.Lo studio ha previsto anche una seconda parte che ha visto la partecipazione di 42 donne, a metà del gruppo è stata somministrata una goccia di testosterone sotto la lingua e alle altre un placebo. Dopodiché gli scienziati hanno dato loro occhialini e joystick e la lista delle 45 abilità da affrontare. "Speravamo sarebbero state in grado di risolvere più compiti, ma non è stato così - racconta Pintzka - Tuttavia, è migliorata la conoscenza della struttura del labirinto e hanno usato di più l'ippocampo".

 

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