L'Africa sarà leader nello sviluppo delle rinnovabili e alimenterà il proprio sviluppo economico grazie ad esse. Entro il 2040, infatti, il 40 per cento dell'elettricità sarà prodotta da fonti non fossili.
È quanto riportato dall'Agenzia internazionale dell'energia, nell'ultimo rapporto Energy Outlook 2015, che disegna un futuro dalle tinte verdi per il continente africano. “Sono veramente entusiasta per questo”, ha dichiarato Fatih Birol, durante il lancio del World Energy Outlook 2015. “Quando guardiamo alla storia dell'energia – in Europa, Stati Uniti e Cina – lo sviluppo economico è avvenuto grazie ad un massiccio uso di carbone. Ma in Africa, potremo vedere per la prima volta un continente sviluppare la propria crescita economica utilizzando energie rinnovabili”.
Complice un rapido sviluppo di molte nazioni africane e quindi una maggiore richiesta di energia, e complice la volontà di alcuni Governi di voler portare l'elettricità laddove manca tramite le rinnovabili, il continente africano si candida ad essere il punto di riferimento per quanto riguarda la rivoluzione energetica mondiale.
Lo dimostrano indubbiamente progetti pionieristici, imponenti, nei quali grandi aziende straniere hanno investito. Come il Jasper Pv Project in Sud Africa, uno degli impianti fotovoltaici più grandi di tutto il continente, dalla potenza di 96 MW e capace di fornire elettricità a circa 80 mila famiglie. O il mega parco eolico in Kenya: 365 turbine eoliche che produrranno a regime 300 MW, il 20 per cento di tutta la richiesta energetica del Paese.
Ha fatto parlare molto di sé la centrale fotovoltaica entrata in funzione a Ouarzazate, nel sud del Marocco, la più grande del mondo. Utilizzando un sistema a specchi capaci di seguire il percorso del Sole, produrrà 580 MW, ovvero energia elettrica per un milione di persone.
Le prospettive riportate dal rapporto sono solari, come l'energia prodotta in Africa: entro il 2030 le rinnovabili supereranno il carbone nella produzione di energia.