Sono 34 e sono le grandi industrie multinazionali in prima linea nello sviluppo e utilizzo di elettricità da fonti rinnovabili, nel taglio delle emissioni di carbonio, negli investimenti per lo sviluppo di tecnologie pulite. Queste industrie amiche dell’ambiente e del clima sono entrate nella classifica Corporate Clean Energy Leaders, appena lanciata da Clean Edge, l’organizzazione Usa di ricerca energetica. La classifica è stata inaugurata da multinazionali quali Apple, Johnson&Johnson, Walmart, Microsoft, Nike, Starbuks, Facebook e tante altre aziende leader nel settore tecnologico, della finanza e dei prodotti di consumo. Questa rivoluzione energetica in atto che sta travolgendo non solo gli Stati Uniti, ma tutto il mondo è sintetizzata da Ron Pernick, uno dei fondatori di Clean Edge. “Nel 2000 dice solare ed eolico erano ancora troppo cari per essere pienamente sviluppati. Oggi le cose non potrebbero essere più diverse. Il solare, l’eolico e il gas naturale hanno scalzato il carbone in quasi tutto il mondo sviluppato. Lo scorso anno negli Stati Uniti il solare e l’eolico da soli hanno totalizzato il 65% di tutta la nuova capacità energetica prodotta”. Per stilare la classifica, Clean Edge ha tenuto conto di sei indicatori. Eccoli: Le industrie che ottengono, sul mercato Usa e/o su quello globale, il 25% o più di elettricità da fonti rinnovabili; le organizzazioni finanziarie che hanno mobilitato almeno 25 miliardi di dollari per lo sviluppo di tecnologie energetiche pulite; le industrie che hanno un obiettivo dichiarato di ottenere il 100% della loro elettricità da fonti rinnovabili; tutte quelle aziende che sono nella “top five” per l’utilizzo del solare fotovoltaico negli Stati Uniti; le industrie che partecipano ad almeno uno dei programmi che hanno come obiettivo un’ economia a basso tenero di carbonio e lo sviluppo di energia da fonti rinnovabili come il programma BRC (Business Renewable Center), fondato dal Rocky Mountain Institute ( l’ Istituto Usa per l’ efficienza delle risorse) o i principi per l’ acquisto di energia del World Resources Institute; la presenza di un manager della sostenibilità. Le aziende per entrare nelle classifica devono almeno applicare due di questi sei indicatori e devono anche essere quotata in borsa (NYSE, NASDAQ, AMEX) o avere una capitalizzazione di mercato di almeno 1 miliardo di dollari. La classifica verrà riaggiornata a luglio prossimo.