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Cotton fioc biodegradabili per salvare le specie marine
Anche la Johnson & Johnson si “converte”: sostituirà il bastoncino di plastica con la carta. Ma la prima regola rimane: non buttarli nel WC
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16/03/2016

I cotton fioc. Chi a casa non ne ha mai avuto almeno una scatola? I medici raccomandano cautela, per i possibili danni che potrebbero discendere dall’uso improprio. Non sono, però, i soli a puntare il dito verso questo apparentemente innocuo bastoncino. A vederli così non si direbbe, ma i cotton fioc possono essere dei veri e propri killer. Sono, infatti, tra gli oggetti che più invadono i nostri mari. Buttati, impropriamente, spesso nel WC, o finiti per strada perché così piccoli da poter cadere dai sacchetti e dai camion dei rifiuti, continuano ad accumularsi sulle spiagge e negli oceani. Il rischio? Essere scambiati per cibo da uccelli, pesci e mammiferi, causandone la morte o l’inclusione di sostanze tossiche nella catena alimentare. Immaginerete da voi, poi, la quasi impossibilità di recuperare oggetti così piccoli, e quasi invisibili una volta dispersi sulla sabbia o in mare. La prima regola, quindi, è quella di ridurne la dispersione attraverso l’educazione ambientale e civica.

La seconda è quella di sceglierne tipologie biodegradabili escludendo quelli con il bastoncino in plastica che potrebbe impiegare dai 20- 30 anni ai 150 per biodegradarsi, lasciando in ogni caso in mare frammenti non certo amici dell’ambiente.

Proprio per questi motivi negli ultimi anni le associazioni ambientaliste cercano di puntare un faro su i tanti piccoli oggetti che vengono dispersi in mare invitando i produttori a ridisegnare gli stessi oggetti in maniera più ecosostenibile. Appelli che non sempre cadono nel vuoto, anzi. Sono sempre più le multinazionali che - spinte dall’opinione pubblica e da campagne su alcuni temi - cambiano alcuni processi produttivi. E non poteva mancare una campagna sui cotton fioc:  The Cotton Bud Project lanciata dalla onlus scozzese Fidra che spiega il fenomeno ricordando che, su una sola spiaggia scozzese i volontari della Marine Conservation Society sono riusciti a raccogliere ben 13.500 cotton fioc in una volta.

In commercio esistono già alcuni produttori che hanno scelto di realizzare bastoncini biodegradabili. Oltre a loro l’ultima (in ordine di tempo) buona notizia riguarda la risposta all’appello da uno dei più grandi colossi di prodotti per il bagno e l’igiene intima: la Johnson & Johnson che ha infatti dichiarato che entro il 2016 il bastoncino dei cotton fioc non sarà più realizzato in plastica e verrà sostituito con uno di carta.

Un piccolo grande passo nella giusta direzione, efficace, però solo se accompagnato alla riduzione dell’utilizzo e al corretto smaltimento di questo piccolo quanto dannoso oggetto di uso comune.

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