Accadde 200 anni fa: 1816 l’anno senza estate.
Il freddo e la mancanza dell’estate del 1816 dettero l’avvio al “ROMANTICISMO” nella letteratura.
Esattamente 200 anni fa, ci fu un anno molto freddo. Il 1816, passato alla storia come l’anno senza estate a causa della forte eruzione vulcanica del vulcano Tambora in Indonesia nell’aprile del 1815, eruzione che aveva proiettato ceneri e polveri vulcaniche fino nella stratosfera. Trasportate dalle forti correnti stratosferiche, le polveri vulcaniche in sospensione avevano invaso gran parte dell’emisfero nord della terra e avevano schermato la radiazione solare incidente per quasi due anni, causando un rilevante raffreddamento al suolo soprattutto nel 1816 e soprattutto in Europa e nel nord America.
Nell'estate del 1816 Mary Godwin Wollstonecraft, il suo compagno e poi marito: Percy Bysshe Shelley, Lord Byron ed il suo segretario John William Polidori, soggiornavano in una località nei pressi di Ginevra, in Svizzera per trascorrere insieme un periodo di vacanze estive in riva al lago. Lord Byron alloggiava in Villa Diodati e in questa dimora la comitiva di amici si incontrava per trascorrere le grigie e piovose giornate di quell’estate molto fredda. Passavano lunghe ore a leggere romanzi medioevali di castelli e di fantasmi. Lord Byron, allora, vista la persistenza del maltempo, propose di cimentarsi, ognuno per proprio conto, nel compito di scrivere un racconto da leggere e da confrontare nei giorni successivi. Tutti accettarono di buon grado.
Nacquero così "Frankenstein" di Mary Shelley (Mary Godwin Wollstonecraft) , "Il vampiro" di John Polidori e "La sepoltura" di Lord Byron, opere che gettarono le basi per lo sviluppo di un genere letterario fondato su elementi storici, elementi di fantascienza ed elementi horror, con storie intrecciate di amore e di dolore, di gioie e di sofferenze, cioè quel genere letterario che prenderà il nome di “ROMANTICISMO”.
Anche In Italia questa corrente letteraria iniziò nel 1816, ad opera principalmente di Madame de Stael e di Giovanni Berchet, che opponendosi al classicismo e all’illuminismo, avevano scritto articoli e un manifesto con i canoni della letteratura del “romantiscismo”.