Una riforma che prevede nuovi reati in campo agroalimentare per la tutela dei consumatori. Il 19 aprile scorso, è stato assegnato alla Commissione Giustizia del Senato l'esame del DDL S. 2231, contenente "nuove norme in materia di reati agroalimentari". Presentata in Senato il 4 febbraio scorso, la proposta - elaborata dalla Commissione presieduta dall’ ex procuratore Gian Carlo Caselli,- si compone di 49 articoli che introducono reati quali il disastro sanitario, che punisce l'avvelenamento, la contaminazione o corruzione di acque o sostanze alimentari, con possibile diffusione di pericoli per l'utente; l'omesso ritiro di sostanze alimentari pericolose, dal mercato, quando ciò possa arrecare lesione gravi o morte; il nuovo reato di agropirateria che punisce la vendita di prodotti alimentari accompagnati da falsi segni distintivi o da marchi, DOP e IGP, contraffatti e prevede aggravanti in caso di falsi documenti di trasporto o di simulazione del metodo di simulazione biologico.
Come commentato dallo stesso Caselli, obiettivo del DDL è la tutela del consumatore finale, il che giustifica l'introduzione della sanzione per la frode commessa ai danni del destinatario ultimo del prodotto. La novità di maggior rilievo, contenuta nel provvedimento, è contenuta nell’ articolo 6 bis inerente modelli di organizzazione dell'ente qualificato come impresa alimentare, che mira ad estendere i casi di responsabilitá amministrativa anche alle persone giuridiche come strumento di prevenzione dei reati alimentari, prevedendo altresì modelli di organizzazione delle imprese , che facilitino l' adempimento di relativi obblighi. Obiettivo ultimo della riforma è, dunque, quello di “arrivare ad un'etichetta narrante comprensibile e trasparente, che faccia capire ai consumatori cosa c'è davvero dentro quello che ci viene venduto come cibo o bevanda”. Nel settore agroalimentare si annidano infatti molti illeciti e questi alcuni numeri: nel 2015 il Corpo forestale dello Stato ha fatto 8.486 controlli nel settore e sono state denunciate 250 persone, accertati 179 reati e 1.262 illeciti amministrativi per un importo complessivo di sanzioni pari a circa 1.902.173 euro.