Il 2015 è stato una “cattiva annata” in Europa per le emissioni di CO2. Quelle derivanti dall'utilizzo di combustibili fossili per fini energetici sono aumentate, rispetto al 2014, dello 0,7% (in Italia addirittura 3,5% secondo i dati Eurostat) ed anche le emissioni dei furgoni commerciali che dal 2012 diminuivano ogni anno vistosamente, nel 2015 hanno avuto una riduzione modesta di meno di un gramma di CO2 a chilometro, rispetto all’ anno precedente. Questo quanto emerge dalla rilevazione annuale compiuta dall’ Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA), secondo cui i furgoni commerciali registrati in Europa nel 2015 hanno emesso mediamente 168,2 g CO2/km, solo 0,9 grammi in meno rispetto al 2014.
“Anche se questa riduzione è molto piccola – dice l’Agenzia - le emissioni restano tuttavia ben al di sotto del target al 2017 pari a 175 g CO2/km. Ma per raggiungere l’obiettivo molto più stringente posto per il 2020 di 147 g CO2/km dovranno essere compiuti sostanziali miglioramenti in efficienza”. Secondo i dati pubblicati dall’AEA varia molto tra Stato e Stato dell’Unione l’efficienza media dei veicoli commerciali venduti nel 2015 a causa dei modelli e delle dimensioni dei furgoni acquistati in ciascun Paese.
Gli stati più virtuosi sono stati il Portogallo (141,7 g /km), Cipro (143,2 g CO2/km) e la Bulgaria (143,9 g CO2/km), anche l’Italia è ben piazzata, sesta tra i 28 Stati Ue, con 153,2 g CO2/km, un dato ben al di sotto della media europea. I peggiori di questa classifica sono la Slovacchia (186,6 g CO2/km), la Germania (186,4 g CO2/km), la Repubblica Ceca (182,6 g CO2/km) e l’Austria (178,3. g CO2/km).
Il mercato più florido dei veicoli commerciali è stato registrato in tre Stati, Regno Unito, Francia e Germania, dove sono stati venduti tre su cinque nuovi veicoli. Non decolla ancora, invece, il mercato dei furgoni elettrici ed ibridi. Nel 2015 ne sono stati venduti in tutta Europa soltanto 10.250, lo 0,7% di un mercato dove ancora la fa da padrone il diesel, il 97% della nuova flotta di veicoli commerciali è infatti alimentata con questo carburante. Per far fronte ai nuovi target 2020 si stanno intanto sperimentando carburanti alternativi.
Il Cib, Consorzio Italiano Biogas, ha presentato infatti un progetto, che si svolgerà in Sardegna, per alimentare furgoni e veicoli commerciali con il letame, trasformato in biometano. Ogni veicolo potrà abbattere così le emissioni di CO2 del 97% rispetto a un corrispondete automezzo che viaggia con combustibili fossili.