Le foreste sono una enorme fonte di ricchezza in termini di salute del Pianeta e anche economici. Nasce così un riconoscimento pensato proprio per le comunità forestali. Dalla CO2 assorbita, ai molteplici utilizzi del legname alla capacità di ridurre il dissesto idrogeologico, la corretta gestione delle foreste dovrebbe essere una priorità nazionale (da valorizzare).
Così, il 27 settembre scorso a Roma, presso gli Uffici del Corpo Forestale dello Stato, nell’ambito del concorso creato da Legambiente e PEFC Italia - sezione nazionale dello schema di certificazione più diffuso al mondo per la gestione forestale sostenibile - con il patrocinio di Anci e Ministero dell'Ambiente, si è tenuta la consegna dei “Premi Comunità Forestali Sostenibili”, riconoscimenti destinati a valorizzare le iniziative più originali e virtuose realizzate a tutela del patrimonio forestale italiano.
I 34 progetti che hanno partecipato al concorso sono stati realizzati da 29 soggetti diversi (aziende, cooperative, consorzi, scuole, Ong, enti di ricerca ed enti pubblici) in 13 regioni italiane, ma hanno tutti un denominatore comune: la volontà di dimostrare come si possa creare ricchezza, tutelando, nel contempo, la salvaguardia dell’ambiente boschivo.
“Quello forestale – ha sottolineato Maria Cristina D'Orlando, presidente PEFC Italia – è uno dei settori che rappresenta in modo più lampante i vantaggi insiti nell'attivare uno sviluppo sostenibile basato su risorse locali e rinnovabili, fornendo prodotti naturali lungo tutta la filiera bosco-legno e integrandosi facilmente con l'agricoltura estensiva, biologica e con il turismo del territorio. Possiamo vantare numerosi esempi di gestione forestale di alta qualità, che testimoniano come sia possibile rendere compatibili valorizzazione economica da un lato e tutela dei valori sociali e ambientali dall'altro. Ma sono necessarie risorse, strutture e formazione. Con questa iniziativa, abbiamo voluto rafforzare le filiere virtuose, indicare una direzione da intraprendere, offrire esempi da conoscere e replicare, prima tra tutte le realtà certificate PEFC, che rappresentano l'8% del bosco nazionale e ben 920 aziende del settore carta e legno”.
I premi – nei diversi ambiti di gestione forestale, filiera, prodotto e comunicazione – sono stati assegnati:
alla Cooperativa emiliana Briganti di Cerreto di Cerreto Alpi (RE) (categoria Filiere forestali – prodotti e servizi) che, attraverso la produzione di castagne e di farina di castagne, è riuscita a fare educazione ambientale e sensibilizzazione del territorio;
al Centro di Formazione Professionale ENAIP di Tesero (TN) (categoria Comunicazione forestale e delle sue filiere) per la realizzazione della campagna di comunicazione “Think Different!”;
alla Cooperativa Legno Servizi di Tolmezzo (UD) (Categoria Gestione forestale sostenibile) per l’opera di unione dei segmenti della filiera foresta-legno operanti nelle aree montane del Friuli Venezia Giulia;
alla Falegnameria Cocco Gabriele di Montorso Vicentino (VI) (Categoria Prodotto di Origine forestale) per il progetto di finestra biologica prodotta con i larici della val di Zoldo;
“Se portiamo avanti buone pratiche saremo un esempio per tutto il territorio nazionale” ha ribadito Rossella Muroni, presidente Legambiente. “Non possiamo più permetterci di non affrontare i problemi. Come Legambiente siamo a disposizione affinché gli Stati Generali siano la start-up per un progetto nuovo ed innovativo di gestione forestale sostenibile del nostro patrimonio boschivo e la sua certificazione. Questo è il volto moderno dell'ambientalismo, che sa stare in campo assumendosi la responsabilità di dare soluzioni e di creare sinergie che agevolino scelte virtuose”. "Noi dobbiamo stare nel tracciato delle esperienze, a questo serve questo il Premio, se portiamo avanti buone pratiche saremo un esempio per tutto il territorio nazionale."
E noi speriamo che questi progetti mettano... radici profonde.