Sapori e territori. Un connubio indissolubile. Quante volte avete portato con voi un cibo assaggiato in un viaggio per condividere a casa quei profumi e quel gusto... questo è perché il territorio e l’aria in cui una materia prima nascono e crescono incidono in maniera significativa sul prodotto che ne nascerà. A volte però, i produttori rimangono fin troppo di nicchia per raggiungere una sostenibilità economica che possa permettere loro di continuare a dare un’impronta unica al cibo e al contempo mantenere la piccola azienda. Questo è proprio ciò che avviene ad alcuni piccoli produttori di montagna. Come aiutarli?
La Fao, attraverso la sua divisione Mountain Partenership, in connubio con Slow Food hanno lanciato un’etichetta volontaria sui prodotti di montagna volta a promuovere l’accesso ai mercati proprio a questi prodotti, rimarcandone la particolarità e la sostenibilità.
Perché proprio una etichetta per le aree montane? Perché sono regioni soggette a una “naturale” marginalizzazione, un isolamento che si tramuta spesso un ostacolo per i produttori, limitandone l'accesso ai mercati, ai servizi di assistenza, al credito e all'informazione. Questo spesso comporta un l'alto numero di intermediari lungo la filiera produttiva di molti prodotti montani il che si traduce nel fatto che che i produttori non sempre riescano a ricevere un giusto compenso.
A ciò si affianca il fatto che la promozione di prodotti di alta qualità produrrà un ciclo virtuoso di valorizzazione e tutela della biodiversità e guadagni più equi.
La nuova etichetta - che sarà concessa a titolo gratuito ai produttori di montagna in seguito a un controllo sui loro prodotti e sui metodi produttivi utilizzati - nasce per essere un valore aggiunto a quei beni che sostengono la biodiversità e i metodi di produzione legati alle tradizioni culturali delle comunità di montagna. I prodotti che porteranno tale etichetta saranno disponibili sui mercati nazionali, nei negozi di prodotti biologici e tipici.
Tra i principali prodotti selezionati per la prima fase dell'iniziativa per i Prodotti della Mountain Partnership vi sono le albicocche provenienti dalla remota regione montana di Batken in Kirghizistan, i preziosi semi di amaranto nero coltivato nelle Ande Boliviane e una gran varietà di altri prodotti - dal caffè, al tè, alle spezie.
L’etichetta certificherà che tali beni sono prodotti e lavorati prevalentemente in aree montane e che provengono da produzioni di piccola scala rispettose degli ecosistemi locali, il nuovo marchio aiuterà i produttori locali a conquistare riconoscibilità sui mercati.
"Crediamo che un'etichetta di questo tipo attrarrà quei consumatori che sono interessati a prodotti di alta qualità e sostenibili per l'ambiente, dando loro le informazioni necessarie per fare scelte consapevoli riguardo i valori, i metodi e le comunità che vogliono sostenere con i loro acquisti," ha detto Rosalaura Romeo, del Segretariato Mountain Partnership della FAO. L'Alleanza sovraintende all'iniziativa con il supporto finanziario della Cooperazione Italiana allo Sviluppo.
"Promuovere la biodiversità e sostenere i piccoli produttori sono entrambe azioni cruciali per migliorare lo sviluppo rurale e per garantire il futuro delle aree di montagna," ha dichiarato il Segretario Generale di SlowFood Paolo Di Croce. Nonostante la loro ricca cultura e il loro gran patrimonio ambientale, le comunità montane restano economicamente marginalizzate, ha specificato.
Noi aspetteremo con interesse (e gusto) i prodotti sugli scaffali dei negozi vicino casa.
